GOVERNO
4:21 pm, 23 Dicembre 20 calendario

“Crisi non nelle mie mani Avanti se fiducia partiti”

Di: Redazione Metronews
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GOVERNO Crisi di governo, Taskforce, Recovery Plan, trasporti, scuola… È un Giuseppe Conte a tutto tondo quello che oggi pomeriggio si è raccontato a Porta a Porta. Per il premier, non ci sarebbe mai stata una super taskforce che avrebbe escluso i ministri dalla gestione dei fondi europei (motivo di forte conflitto con Matteo Renzi); la scuola riprenderà il 7 gennaio con il 50% delle lezioni in presenza e sui traporti assivura: “Mai sottostimato il problema”.
Crisi di governo
“Non dico che aria di crisi non c’è stata: dico semplicemente che la crisi non è nelle mie mani”. Così il premier ha commentato le continue voci circa una imminente crisi di governo (e un possibile governo Draghi). “In questi giorni ho parlato poco ma ho sempre chiarito che si va avanti se c’è la fiducia di ciascuna forza che sin qui ha sostenuto la maggioranza. Ho dimostrato in mille occasioni che sono qui a lavorare per l’interesse del Paese”.
Recovery Plan
“Non possiamo permetterci di ritardare” sul Recovery Plan, ha detto Conte a Bruno Vespa, “ed è per questo che ho chiesto a tutti di accelerare per trovare la sintesi fra Natale e Capodanno”. “Dobbiamo andare avanti ed avviare il confronto con il Parlamento e le parti sociali non dobbiamo indugiare oltre”. E circa la task force è stato chiaro: “La task force, come struttura centralizzata che avrebbe sopravanzato e prevaricato i ministeri, è stata superata perché non è mai esistita. Una struttura di monitoraggio ce la chiede l’Europa, è prevista a pagina 36 delle linee guida dell’Ue per aggiornare l’Europa. Avremo migliaia di cantieri: pensare che non ci sia una struttura di monitoraggio è impensabile”. “L’Europa ci chiede un soggetto responsabile”, ha aggiunto, “Abbiamo previsto i ministri di spesa più importanti che sono il Mise e il Mef. I sei manager? Se ci sono proposte migliorative ci si confronta e si lavora per il Paese. Abbiamo una capacità amministrativa di spendere risorse pubblica molto modesta. Dobbiamo dotarci di una struttura di monitoraggio e auspico anche di rinforzare la capacità amministrativa e periferiche”. E circa le fibrillazioni nella maggioranza, ha aggiunto: “Iv si è dichiarata disponibile, come le altre forze della maggioranza, a parlare di contenuti del Recovery plan”.  
Scuola
Circa la scuola, il presidente del Consiglio, ha chiarito che  è intenzione del Governo “riportare la didattica in presenza almeno al 50 per cento” per le scuole secondarie superiori e “farlo con il massimo della flessibilità”. 
“Con le prefetture a livello provinciale c’è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili” per il ritorno a scuola il 7 gennaio. “Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti”.
Trasporti
E, a proposito dei trasporti, Conte ha sottolineato come “In un sistema complesso come quello italiano, anche dal punto di vista burocratico, non è facile immaginare da un momento all’altro di rivoluzionare tutto. Ci sono comparti che difficilmente dialogano tra loro, c’è da avviare un dialogo tra il centro e le autorità locali, periferiche. Qualcuno pensa che il Governo abbia la bacchetta magica con cui riorganizzare tutto il sistema. Non è così”.
Prima ondata
Infine, interrogato sul momento peggiore della sua esperienza di governo, Conte ha spiegato: “Non ci sono stati momenti in cui c’è stata paura di non farcela, ma ci sono stati momenti molto difficili, soprattutto quando è esplosa la pandemia all’improvviso. Essendo stata l’Italia il primo Paese colpito non avevamo una guida e tutto ciò che facevamo era nuovo. Abbiamo dovuto prendere decisioni molto difficili”. “Un momento particolarmente sofferto- ha concluso – è quando abbiamo iniziato a vedere i decessi. Molto difficile è stata la decisione di istituire le prime zone rosse. Decisioni che si prendono solitamente nei regimi autoritari. Una grande sfida anche dal punto di vista logistico”. 

23 Dicembre 2020
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