Festival Roma
4:26 pm, 22 Luglio 20 calendario

La danza Fuori Programma all’India e nei Municipi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Partecipazione e relazione tra luoghi, persone e geografie per disegnare una diversa traiettoria attraverso i quartieri e i Municipi coinvolti e ribaltare il rapporto tra centro e periferie. Questo il fil rouge di Fuori Programma, direzione artistica di Valentina Marini, alla sua quinta edizione che torna in scena dal 28 luglio. 
Il calendario si divide quest’anno in due sezioni itineranti per la città. La prima parte del Festival si svolge dal 28 al 30 luglio, attraversando gli spazi esterni del Teatro India con tre eventi nell’arena, per poi proseguire, nel mese di settembre, con performance urbane itineranti nei cortili e giardini del quartiere Quarticciolo (Municipio V).
I tre appuntamenti programmati nei rinnovati spazi esterni del Teatro India sono progetti esclusivi riscritti dagli autori in versione site specific da fruire all’ora del tramonto.
Lava Bubbles (28 luglio ore 19.45) di Roberto Zappalà e Nello Calabrò affida a Compagnia Zappalà Danza e due batteristi live la serata di apertura. Lo spettacolo esplora il rapporto tra la performance e il territorio che la accoglie. Le “bolle” citate nel titolo oltre a evocare l’Etna, simbolo naturale della regione in cui la compagnia risiede, diventano metafora del ritmo della vita quotidiana, di un magma incessante che scorre ridefinendo continuamente il tessuto urbano e sociale delle città contemporanee e, in questo caso diventa auspicio di un nuovo fermento da riscoprire.
Il secondo appuntamento è affidato alla scrittura coreografica di Fabrizio Favale che presenta un riallestimento del dittico Ibis Tanz e Lute-arrivo delle scintille e dei bagliori in ogni cosa (29 luglio ore 19.45), creazione per due danzatori de Le Supplici, coprodotto da MilanOltre.
Chiude il terzo giorno di programmazione Last Space (30 luglio ore 19.45), un progetto di Marco Di Nardo per Frantics Dance Company accompagnato dal live set a cura di Molotoy-Andrea Buttafuoco. Il collettivo con sede a Berlino sintetizza la ricerca di un gruppo di performer la cui esperienza fonde B-boying, Hip-hop, tecniche di improvvisazione e tecniche contemporanee.
Al termine di questa prima parte del Festival, il live set Musique d’ameublement (30 agosto ore 22.00), intuizione del celebre compositore Erik Satie, in cui l’elettronica di Andrea Buttafuoco incontra il violoncello di Carmine Iuvone, polistrumentista per Nicola Piovani, Francesco Motta, Danilo Rea e la tromba di Domenico Rizzuto, jazzista che vanta numerose collaborazioni internazionali quali Craig Haynes, Bob Quaranta, Pete Locket. Tape loops.
Il Festival prevede anche Incontri a cura di Casa dello spettatore (28 luglio ore 18:30; 29 e 30 luglio ore 19) tra opere, spettatrici e spettatori nel tempo disteso dell’estate, un’occasione per ri-trovarsi in un fuori programma che, a partire dall’esperienza di vedere la danza contemporanea, riattiva dopo una lunga e forzata pausa, una conversazione in presenza tra città e creatività.
Subito dopo gli spettacoli, incontri a cura di Viviana Raciti (Teatroecritica.net) con i protagonisti: Roberto Zappalà (28 luglio) e Marco Di Nardo & Andrea Buttafuoco (30 luglio). 
Fuori Programma prosegue l’indagine creativa iniziata nel 2016 intorno al vasto paesaggio della scena contemporanea internazionale. La recente emergenza virale, che ha coinvolto lo stato di salute fisica, economica, artistica nazionale e internazionale, carica di nuove urgenze e significati il Festival esaltando la potenza dell’imprevisto, del fuori programma appunto, in relazione alla prossimità tra i corpi e al loro movimento libero nella città.
È quindi l’accezione del Fuori a tracciare il sentiero del percorso creativo di questa edizione che propone un programma inteso ad accogliere gli spettatori andando verso, raccogliendoli intorno, abbracciando idealmente l’artista negli spettacoli volutamente allestiti in una dimensione circolare nell’Arena Teatro India a luglio.
Per il mese di settembre, nel quartiere Quarticciolo, performance, letture, e laboratori che rovesciano la tradizionale traiettoria che vede il pubblico spostarsi dai luoghi di fruizione culturale, per portare gli stessi contenuti direttamente “a casa” delle persone.
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22 Luglio 2020
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