sanremo 2020
5:16 pm, 3 Febbraio 20 calendario

Sanremo, la polemica non arresta la musica

Di: Redazione Metronews
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SANREMO In una città più che blindata si prepara il varo della 70esima edizione del Festival di Sanremo, da domani sera con tanto di diretta su Rai1 e Rai Radio2 pronta ad accogliere il meglio della gara. E non solo. Perché arriva, un po’ come accade a Milano per la prima scaligera, la versione “Sanremo diffuso” che si chiama “Tra palco e città”: «un lungo red carpet che permetterà di avvicinare artisti e pubblico collegando il Teatro Ariston con piazza Colombo», spiega il presidente Rai Pubblicità, Antonio Marano. 
Ma la FIMI è già sul piede di guerra. Comincia così l’ennesimo botta e risposta.
«Trovarsi un palco con uno sponsor in evidenza senza alcun preavviso ma solo per il beneficio dei conti Rai non è una scelta che condividiamo – afferma il ceo della Fimi, Enzo Mazza – Avevamo trovato un accordo con la Rai sugli artisti in gara e ora ci troviamo di fronte ad una scelta obbligata per gli ospiti. Non è un modo di procedere che condividiamo».
Immediata la risposta di Marano: «Il palco è brandizzato non nella logica dell’artista, ma dell’evento. Del resto, non dimentichiamo altri grandi manifestazioni musicali sponsorizzate, ad esempio, da Wind o Coca Cola. Sanremo vive grazie ai contributi pubblicitari e gli artisti godono della visibilità che dà loro il festival. Mi sembra francamente una polemica sterile: quando le esibizioni andranno in onda, si capirà che non c’è alcuna enfatizzazione del marchio».
Per proseguire con le polemiche, Amadeus risponde alle tante domande sui passi avanti o indietro (mal) compiuti nelle sue precedenti dichiarazioni.
«Le polemiche fanno parte del festival – dice –  ma quando hai la coscienza a posto non ti possono ferire o colpire. Vado avanti per la mia strada. Avverto la responsabilità di questa 70esima edizione: ho voluto che fosse un intreccio di emozioni che appartengono al passato, alla storia dei suoi 69 anni, e al presente, sperando che possa diventare una scommessa per il futuro». Il tutto “condito” da una buona dose di improvvisazione, assicura il conduttore e direttore artistico.
A proposito di improvvisazione, il vero mattatore è ancora una volta Fiorello che fa incursione in sala stampa, difende a spada tratta Amadeus e butta lì un «Ho invitato alla cresima di mia figlia Junior Cally» e «Vorrei cantare con Tiziano Ferro “Finalmente tu” che compie 25 anni, ma lui ancora non lo sa». 
Scherzi a parte, riecco come ogni anno il “capitolo compensi”. La questione la tira fuori il Codacons. E il direttore di Rai Uno, Stefano Coletta, ha la risposta pronta. «Mi occupo anche di conti economici, ma credo che sia rispettoso non violare la privacy degli artisti: posso dire che siamo nel perimetro delle ultime edizioni del festival e ci auguriamo di andare a consuntivo con una quota di risparmio. Pur essendo arrivato da quindici giorni, ho cercato con il vicedirettore Fasulo e l’ufficio Risorse di procedere con razionalità nell’assegnazione dei compensi». Amen.
Infine, la prima serata. Sul palco sfileranno, riogorosamente in ordine alfabetico, Achille Lauro, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Irene Grandi, Raphael Gualazzi, Marco Masini, Rita Pavone, Riki, Le Vibrazioni e Alberto Urso.
Per le Nuove Proposte invece toccherà a Eugenio in Via di Gioia, Fadi, Leo Gassmann e Tecla Insolia.
Gli altri dodici big e le quattro nuove proposte saliranno sul palco mercoledì sera.
E che musica sia.
PATRIZIA PERTUSO

3 Febbraio 2020
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