Milano/Classica
4:01 pm, 12 Gennaio 20 calendario

Juana Zayas, gran dama del pianoforte

Di: Redazione Metronews
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CLASSICA È una signora elegante e sorridente, ha una carriera concertistica dai ritmi meditati. Soprattutto, porta programmi stupendi, che è capace di rendere vivi, alti, rapinosi, grazie alla sua personale poeticità. È Juana Zayas, gran dama del pianoforte, nata a Cuba il giorno di Natale del 1940 (il suo aspetto è incredibilmente giovanile: si direbbe che ha fatto un patto col Diavolo, se non fosse che è una cattolica intensamente praticante).
Lunedì sera, 13 gennaio, alle 20.45, suonerà a Milano per le Serate Musicali, la società concertistica diretta da Hans Fazzari che l’ha scoperta per l’Italia e che la invita regolarmente, in esclusiva, dal 1998. Il programma è tutto fra Debussy e Ravel, tra una scelta di Préludes, L’isle joyeuse e i Réflets dans l’eau del primo, e, del secondo, i Jeux d’eau, la Sonatine e l’impervio, meraviglioso Gaspard de la nuit. Un omaggio a due grandi all’insegna dell’acqua, del vento e del fuoco, insomma, come del resto recita il titolo programmatico della serata; una dimostrazione di duttilità, di musicale, superiore “naturalezza”, vien quasi da dire, della concertista che solo pochi mesi fa, sempre per le “Serate”, ha portato un impaginato massacrante a base di Haydn, Beethoven e Chopin.
Juana Zayas, figlia di una pianista, si rivelò un prodigio ad appena due anni, e a sette già si esibiva. A Cuba iniziò e completò il primo ciclo di studi, prima di perfezionarsi, ragazzina, a Parigi, dove conobbe il futuro marito, un chimico. Nel ’66 si è trasferita negli Usa. Ha avuto tre figli, che la spinsero a rallentare la carriera per un bel po’ di anni. Come interprete chopiniana fu acclamata dal New York Times.
Naturalizzata statunitense, vive nel New Jersey. A Cuba non ha più messo piede.
Quando viene a Milano ama stabilirsi in hotel dalle parti di Porta Venezia. Prima del concerto, si esercita e dà una ripassatina a casa di un’amica storica delle “Serate”, una signora che le mette a disposizione uno Steinway dei primi del ‘900.
Poche musiciste, come la Zayas, possono onorare il ciclo di concerti in cui è iscritto il recital di lunedì: “Il Genio è donna”. Buon concerto.
SERGIO RIZZA
Twitter: @sergiorizza

12 Gennaio 2020
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