Milano
7:15 pm, 2 Aprile 19 calendario

Il Tar scopre il “misfatto perfetto”

Di: Redazione Metronews
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GIUSTIZIA Le aziende sanitarie locali soprattutto (del Centro-Sud) compravano medicine che non potevano pagare. Le case farmaceutiche (del Nord) ottenevano i decreti ingiuntivi di pagamento e intanto vendevano i crediti a società terze di factoring, le quali riuscivano a farsi pagare dalle regioni a distanza di anni somme quasi raddoppiate, grazie agli interessi di mora accumulati. Così un farmaco che costava 100 finiva per essere pagato dal pubblico anche 150. «Un perfetto misfatto» a discapito della Sanità pubblica. Così l’ha definita ieri il presidente del Tar della Lombardia Angelo De Zotti, nella relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2019. De Zotti è stato il primo ad accorgersi del “giochino” che durava da quasi un decennio e della quale saranno chiamate a rispondere numerose amministrazioni, nonché i funzionari pubblici che dovranno rimborsare lo Stato. Il meccanismo è stato scoperto casualmente, quando De Zotti, nel settembre del 2016, si è ritrovato sulla scrivania il reclamo di un ottuagenario che chiedeva al Capo dello Stato di “intercedere” presso il Presidente del TAR di Milano perché fosse deciso un ricorso fermo da anni. De Zotti ha quindi scoperto che giacevano 640 ricorsi riferiti (al 90%) ad esecuzione di decreti ingiuntivi emessi a favore di aziende farmaceutiche (con sede a Milano) e da queste cedute a società terze, con debitrici solo aziende sanitarie (ASST) del centro e del meridione d’Italia: ricorsi che risalgono al 2011.
 

2 Aprile 2019
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