Milano
9:28 pm, 4 Marzo 19 calendario

I vestiti che raccontano di donne violentate

Di: Redazione Metronews
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Diciassette vestiti, diciassette storie di ordinaria violenza, raccontate in prima persona da chi, dopo uno stupro, spesso si è sentita chiedere: «Com’eri vestita?». È il titolo della mostra, patrocinata dalla Presidenza della Camera e dalla Presidenza del Consiglio,  che arriva il 6 marzo a Palazzo di Giustizia, fino all’8 marzo, dopo aver girato per un anno l’Italia da nord a sud in 40 tappe grazie all’associazione Libere Sinergie, che ha fatto proprio il format elaborato nel 2013 dall’università del Kansas per denunciare lo stigma che ancora pesa sulle vittime di stupro: di essersela andata a cercare. Ad aprire il viaggio dentro il dolore di 17 donne  il pigiama di Jessica Faoro, l’unica che non ha potuto raccontarlo, la ragazza uccisa dall’uomo che la ospitava e che aveva respinto, condannato all’ergastolo. Accanto ad ogni vestito – tute, grembiuli da lavoro, abiti da sera, tailleur – la vicenda narrata in prima persona e in 4 lingue. «Le storie sono state raccolte dalle psicologhe dell’associazione -racconta Alessia Guidetti, presidente di Libere Sinergie- Ovunque l’impatto emotivo è stato molto forte, con una particolarità, le donne si aprono e gli uomini restano in silenzio».
 
Nel libro dei commenti che ha accompagnato la mostra per tutta Italia altre storie che si svelano: «Ho 18 anni, questa mostra mi ha colpita profondamente perché capisco perfettamente il dolore di queste donne: umiliare e..sentirsi sporca. Ho vissuto un’esperienza simile fortunatamente senza arrivare a quel punto, provo dolore per queste donne e questa iniziativa è una delle miglori che abbia mai visto». E un’altra: «Avere la possibilità di incontrare storie di altre donne e attraverso loro riconoscere la mia per sentirci vicine l’una all’altra».
All’inaugurazione il 6 marzo alle 14.30 al terzo piano interverranno Roberto Bichi, Presidente del Tribunale, Marina Tavassi, Presidente della Corte di Appello, i magistrati Fabio Roia e Giovanna Ichino, la vicepresidente di Libere Sinergie Silvia Cattafesta, Alessia Sorgato, avvocata, Nadia Muscialini, psicoanalista. 
PAOLA RIZZI

4 Marzo 2019
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