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6:30 am, 28 Marzo 18 calendario

Dall’Abruzzo nasce il sale del futuro

Di: Redazione Metronews
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Wwworkers è la community dei lavoratori della rete, dipendenti o imprenditori che operano con le nuove tecnologie e che si raccontano su wwworkers.it e su Metro.
Uno speciale sale spray aromatizzato. Un’idea wow che nasce nell’entroterra abruzzese, pronta ora a misurarsi con i mercati di mezzo mondo grazie all’e-commerce.
Si tratta di un distillato liquido salato che viene ottenuto attraverso un processo di estrazione di vegetali. Permette di salare e aromatizzare. «Il prodotto è incredibilmente iposodico: siano riusciti ad avere lo stesso sale marino ma usandone il 70% in meno. Di fatto si tratta di un maggioratore della sensazione di salinità in bocca e permette di armonizzare il piatto. E poi è assolutamente nutraceutico perché ricco di molecole anti-ossidanti», racconta Emanuele Grima, 41enne di Chieti, in tasca una laurea in economia ma da quasi quindici anni impegnato nel settore chimico-alimentare. È lui a capo di Geoessence, impresa agricola con una squadra di chimici specializzati, poche settimane fa salita sul podio dell’Oscar Green, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa. Il centro nevralgico è a Tollo, quattromila anime nelle colline teatine. E la campagna è un vero e proprio laboratorio scientifico di alambicchi e vapori, dove le erbe aromatiche diventano olii essenziali.
L’attività di ricerca è interna all’azienda, millequattrocento metri quadrati con una zona di produzione e una di estrazione. E poi ci sono due ettari di terreno con agrumeti e altri ettari per le coltivazioni di erbe. «Abbiamo sei impianti di distillazione, ognuno adibito per specifiche attività come per esempio l’estrazione da vegetali. Poi abbiamo impianti di distillazione per l’alcool prodotto con 100% di materie prime ottenute dai nostri vigneti».
E da questi laboratori in Abruzzo nascerà anche un nuovo brandy aromatizzato, ottenuto dagli stessi agrumeti. «Per noi la ricerca è la chiave per innovare. Ma partiamo dai frutti della nostra terra».
GIAMPAOLO COLLETTI
@gpcolletti
 

28 Marzo 2018
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