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9:00 pm, 3 Luglio 17 calendario

Le isole ad alta tensione Scontro fra Stati Uniti e Cina

Di: Redazione Metronews
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OCEANO PACIFICO Acque agitate intorno agli sperduti ma strategicamente fondamentali atolli del Mar Cinese Meridionale. Una nave militare americana si è addentrata all’interno delle dodici miglia nautiche da Triton Island nell’arcipelago delle Paracels, zona che la Cina rivendica come proprie acque territoriali. E infatti Pechino ha subito risposto denunciando come «seria provocazione» l’arrivo del cacciatorpediniere Stethem e annunciando l’invio di navi e caccia.
Le rivendicazioni di Pechino 
Le isole Paracels come altri atolli della regione (specialmente le isole Spratly) sono oggetto di rivendicazioni territoriali incrociate da parte della Cina e di Taiwan, Filippine, Malesia, Brunei e Vietnam. Washington appoggia i competitor della Cina, la quale dal canto suo ha avviato un vasto programma di occupazione di questi territori marini, costruendo piattaforme ed isole artificiali, occupando anche i banchi corallini, e allestendo basi militare dotate di piste di atterraggio, stazioni radar e basi missilistiche. Tutte queste isolette sono infatti importantissime perché determinano il controllo delle rotte commerciali e militari da e verso la Cina, oltre a essere depositarie di alcune risorse naturali come idrocarburi e pescato.  
Nei mesi scorsi la Corte Permanente di Arbitrato dell’Aja ha stabilito che dal punto di vista legale la rivendicazione di Pechino è nulla: la rivendicazione del 90% delle acque del Mar Cinese Meridionale, da cui passano ogni anno 5.000 miliardi di dollari di merce, non ha alcun valore storico o legale perché si basa sulla cosiddetta mappa della “linea dei nove trattini”, inventata nel 1947 della Cina nazionalista di Chang Khai Shek, fatta propria poi da Pechino. La corte dell’Aja ha inoltre sancito e ricordato che secondo la convenzione per il diritto della navigazione (Unclos) solo le formazioni naturali, isole autentiche, e non quelle artificiali, possono dar luogo a rivendicazioni territoriali di sovranità.
Taiwan divide Usa e Cina
Trump ha sentito il presidente cinese Xi in vista del G20 dove i due avranno il loro secondo faccia a faccia, e per quanto non si sarebbe parlato delle isole contese, ma dei comuni interessi nella crisi della Corea del Nord e nel campo commerciale, sarebbero però emerse soprattutto le frizioni. Xi Jinping avrebbe rilevato che «Alcuni fattori negativi» turbano il rapporto tra Cina e Stati Uniti. In particolare Xi ha chiesto l’adesione di Washington al principio dell’“unica Cina”, cioè il disconoscimento di Taiwan. Il richiamo avviene a pochi giorni dall’approvazione da parte del Dipartimento di Stato di una vendita di armamenti a Taiwan per un valore di 1,42 miliardi di dollari, a cui Pechino ha reagito con durezza. Inoltre domenica una portaerei cinese ha navigato vicino Taiwan e caccia di Taipei l’hanno controllata dal cielo.
OSVALDO BALDACCI

3 Luglio 2017
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