Consumo di suolo
7:38 pm, 26 Gennaio 15 calendario

“Finiremo la Pedemontana”

Di: Redazione Metronews
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MOBILITA’ «La Pedemontana verrà realizzata tutta». Parola del presidente Maroni, che ieri  ha inaugurato  il segmento A dell’autostrada: «Oggi apriamo la tratta che collega l’autostrada per Varese e quella per Como (da Cassano Magnago a Lomazzo, ndr). È solo il primo tratto della Pedemontana, che arriverà fino a Dalmine. A luglio metteremo in esercizio la tratta B1, che è la prosecuzione di questa, e poi le altre», ha detto Maroni.
Ma sulla fine dei lavori tutta questa certezza non c’è, come ha ammesso lo stesso Maroni: «Era previsto, negli anni passati, un piano per arrivare a mettere tutto in esercizio entro il 2017, andremo in là di un paio di anni, perché ci sono state mille difficoltà». Ma i dubbi riguardano anche la sostenibilità economica dell’autostrada (che aveva già avuto una defiscalizzazione da parte del governo). «Sul piano finanziario l’opera non sta in piedi», ha sottolineato ieri il consigliere regionale Corbetta-Macchi (M5S), «Prevede costi esorbitanti, circa 5 miliardi di euro. I lavori sono stati finanziati solo per la tratta inaugurata e la B1, da Lomazzo a Lentate. Percorsi che hanno già assorbito tutte le risorse previste per l’intera opera. Mancano quasi 2 miliardi, che le banche si sono ben guardate dal concedere, anche per le previsioni di traffico crollate del 40% dal 2009 ad oggi. Pedemontana non andrà mai oltre la tratta B1», ha concluso.
Maroni ha poi ricordato anche che la Regione: «ha preso l’impegno che almeno per tutta la durata di Expo, su questa strada non sia previsto il pagamento del pedaggio. Ci sono ancora delle discussioni in corso, perché sono coinvolti anche dei soggetti privati, ma sono ottimista sul risultato».  Intanto, dal consigliere Pd Alloni, è arrivato l’invito al Pirellone ad “attivare subito le compensazioni ambientali promesse alle comunità locali di quei territori che hanno sopportato in questi anni notevoli disagi e che non hanno ancora visto alcun beneficio”.
ANDREA SPARACIARI

26 Gennaio 2015
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