Roberto Sommariva
6:45 pm, 16 Novembre 14 calendario

Se il monopolista vuole diventare il regolatore

Di: Redazione Metronews
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Privatizzare: rendere privato, nel senso di trasferire a proprietà privata un bene o un servizio pubblico. Fonte: dizionario Treccani. In altre parole la privatizzazione si perfeziona quando un bene pubblico passa a un privato. Facile no? Non proprio. «Siamo disponibili ad entrare in Atac e Atm. Privatizzando con noi si può fare un servizio integrato con le ferrovie e migliorare l’efficienza». 
Sergio Marchionne? Il presidente di Arriva? L’amministratore delegato di Ratp? No, in realtà questa dichiarazione è di Michele Elia, amministratore delegato di FS. Dove la “S”, che segue la “F”, sta a significare “Stato”. Ferrovie dello Stato, azienda di proprietà (al 100 per 100) del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 
Ma perché questa attenzione per due aziende di Tpl? Ferrovie dello Stato in realtà è proprietaria, al 100 per 100, di BusItalia, un’azienda che negli ultimi anni ha investito in modo significativo nel trasporto su gomma e che oggi copre numerosi collegamenti urbani ed extraurbani in Veneto, Toscana e Umbria.
La strategia di Fs è chiara: l’integrazione tra ferro e gomma puntando sulla razionalizzazione dell’offerta («abbiamo pullman che fanno la stessa strada dei treni, abbiamo orari di arrivo dei treni non coincidenti con l’orario di partenza dei pullman» ha chiosato Elia nei giorni scorsi). L’idea è giusta, ma sono le modalità che vengono maldigerite dai più.
«È necessario puntare sui meccanismi di una vera liberalizzazione, definendo i bacini di mobilità. La domanda di un rinnovamento del sistema è reale. Ma la risposta di Fs è sbagliata». Dichiara Gianni Scarfone, presidente di Asstra Lombardia. Anche Andrea Boitani, professore dell’Università Cattolica di Milano, che da anni si batte contro le aziende uniche regionali, sembra dello stesso avviso. «Le aziende uniche, in comproprietà o meno con Trenitalia, e l’affidamento di grandi lotti di servizio intermodali hanno un ruolo anti-concorrenziale assai marcato. Chi può garantire che le future gare non vengano disegnate in modo che gli unici vincitori possibili siano i nuovi “campioni regionali”?».  In realtà Michele Elia, forse per le troppe polemiche sollevate dalla sua dichiarazioni, ha di fatto escluso possibili acquisizioni di Atm e Atac da parte di Fs, ma ha rilanciato dicendo: «Ci vuole qualcuno che assuma l’onere di coordinare un piano mobilità. Noi ci siamo proposti come elemento di collegamento». Domanda: è possibile che il monopolista possa diventare il regolatore?
ROBERTO SOMMARIVA, direttore di Autobus

16 Novembre 2014
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