Medicina
3:25 pm, 7 Luglio 20 calendario

Separate gemelle siamesi Erano unite dalla testa

Di: Redazione Metronews
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ROMA. Unite per la testa dalla nascita, nuca contro nuca, e ora finalmente sono in grado di guardarsi negli occhi e abbracciarsi. È la nuova vita di due gemelline siamesi di 2 anni, Ervina e Prefina, giunte a Roma dalla Repubblica Centrafricana e separate grazie ad un intervento straordinario preparato in oltre un anno di studio e in più fasi chirurgiche dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Le gemelle siamesi “erano craniopaghe totali,  una tra le più rare e complesse forme di fusione cranica e cerebrale. Avevano in comune le ossa dell’area posteriore del cranio e il sistemavenoso. Ora stanno bene”, sottolinea l’ospedale. Il loro “è il primo caso in Italia – e probabilmente l’unico al mondo (in letteratura non sono descritte operazioni simili) – di intervento riuscito su una coppia di craniopagi totali posteriori”, precisano i medici dell’ospedale del Gianicolo.  I controlli post-operatori “indicano che il cervello è integro. Il sistema ricreato funziona, il flusso di sangue si è adattato al nuovo percorso. Si trovano in una condizione – spiegano i medici del Dipartimento di Neuroscienze – che darà loro la possibilità di crescere regolarmente sia dal punto di vista motorio che cognitivo, e di condurre una vita normale, come tutte le bimbe della loro età”.
La mamma
«Grazie alla presidente Enoc che ha  fatto su e giù dall’Africa. Senza e il professor Marras, non avrei saputo cosa fare. Non sono mai andata a scuola ma spero che le mie bambine studino Medicina e curino altri bambini» ha affermato Erminia, la mamma di Ervina e Prefina. La donna ha anche espresso il desiderio che le sue figlie possano essere battezzate da Papa Francesco
Costato 1 milione
 L’intervento chirurgico  “e’ costato un milione di euro”. Lo ha reso noto la presidente dell’ospedale romano. “L’ospedale non puo’ permetterselo perche’ deve curare i bimbi italiani e anche finanziare la ricerca. Tuttavia, con questo intervento, che ha richiesto una lunga preparazione, i prossimi interventi di questo tipo potranno essere fatti con maggiore facilita’, grazie ai modelli che sono stati sviluppati in questa occasione”. Enoc ha aggiunto che “un altro impegno che ci assumiamo e’ quello di aiutare quei paesi a sviluppare le competenze per realizzare degli interventi”.
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7 Luglio 2020
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