Umberto Silvestri
9:01 pm, 23 Giugno 20 calendario

Adoro i sogni di Beppe ma ora scenda dal palco

Di: Redazione Metronews
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Confesso, lo confesso sì, io adoro Beppe Grillo. Lo adoravo quando da giovane comico sbeffeggiava il potere, lo adoravo per la sua comicità irriverente, l’ho adorato (e sono andato anche a vederlo) nei suoi comici spettacoli teatrali ma di denuncia civile; l’ho adorato come padre fondatore dei Cinque stelle, lo adoro oggi come vecchio (anche se meno comico) sognatore di un vecchio mondo uscito un po’ ammaccato dalla pandemia.
Lo adoro perché è un visionario e immagina da sempre un paese migliore, all’avanguardia e, dopo l’incontro con Gianroberto Casaleggio che lo ha convertito al modernismo,  tecnologico, quattro punto zero. Lo adoro perché come tutti i grandi artisti e i comici nati, un sorriso sa strappartelo sempre, anche quando teorizza di massimi sistemi e di democrazia digitale ad esempio, o della banda larga, la fibra, come ha fatto in questi giorni entrando a gamba tesa nella “querelle Open Fiber”, che è la società Enel e Cassa depositi e prestiti controllata dal Mef del Ministro Gualtieri.
Sì, adoro Beppe Grillo perché  ci racconta una realtà inesistente ma desiderata, immaginata. Ci racconta di una modernità che necessita solo di fibre , cavi e satelliti  per essere felici, ci sprona ad investire nella tecnologia spinta, nel futuro o se volete come succedeva cento anni fa, nel futurismo. Dimenticando oggi come allora, che c’è un paese senza lavoro arrabbiato, sconsolato e alla fame, intere zone ancora senza l’acqua potabile in casa, senza fogne, senza il segnale Rai e con una connessione internet da preistoria. Beppe fa bene a sognare e a pungolarci ma forse, se scendesse dal palcoscenico…
UMBERTO SILVESTRI

23 Giugno 2020
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