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10:29 am, 9 Giugno 20 calendario

Su Enasarco possibile un faro della Corte dei Conti

Di: Redazione Metronews
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La Corte dei Conti potrebbe accendere un faro sul comportamento del vertice della Fondazione Enasarco, l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. A sostenerlo è “Investire”, magazine di settore che parla di un sequestro di documenti effettuato nella sede da parte della Guardia di Finanza. Il cda infatti opererebbe “da varie settimane in un regime particolarissimo di legittimità”, avendo il vertice deciso di rinviare le elezioni (previste originariamente dal 17 al 30 aprile) solo a fine emergenza Coronavirus, prestandosi a critiche anche nelle lettere inviate dai due ministeri vigilanti, Economia e Lavoro. Il dubbio è infatti che un consiglio che oltrepassi la sua scadenza naturale sia in regime di prorogatio, e come tale non può deliberare nulla che superi l’ordinari amministrazione. Da qui una eventuale richiesta di chiarezza da parte della magistratura contabile. Intanto il Cda oggi ha approvato a maggioranza modalità e condizioni per la prima fase di attuazione dell’accordo delle Parti sociali del 25 maggio. “Gli iscritti avranno la possibilità di richiedere la prima tranche straordinaria di anticipo, pari al 10%, delle somme accantonate sui conti Fondo indennità risoluzione del rapporto. Il valore massimo della prima tranche del 10% è stimato in circa 170 milioni di euro. Ulteriori due anticipi, ognuno pari al 10%, verranno erogati in fasi successive”.
Voto online. Nelle settimane dell’emergenza Coronavirus gli Enti Previdenziali Privati iscritti all’Adepp sono regolarmente andati al voto per scegliere i rappresentanti delle proprie categorie professionali. Al voto (previsto tra l’altro online) sono andate Inarcassa e la stessa Confindustria, ma non ancora Enasarco.
Enasarco. Sulla questione, la Fondazione Enasarco precisa che “la Corte dei Conti è intervenuta sulla base di quanto dichiarato da un consigliere di amministrazione della Fondazione, che ha fornito rappresentazione dei fatti inesatta. La decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione infatti è basata sulla doverosa applicazione delle norme statutarie e regolamentari della Fondazione e si è resa necessaria per garantire la legalità e la legittimità del procedimento elettorale, che deve svolgersi in attuazione di tutte le garanzie previste dalla normativa interna ed esterna all’Ente, senza perseguire interessi di parte e senza rischio di incorrere in spese che potrebbero essere contestate in presenza di un procedimento illegittimo”. E poi: “Lo stesso legislatore (art. 33 del DL Liquidità n. 23/2020) ha espressamente previsto la facoltà degli enti previdenziali privatizzati di sospendere i procedimenti elettorali in corso, a causa delle difficoltà determinate dall’epidemia di Covid-19, che ha determinato in capo agli agenti e alle imprese preponenti, nella loro qualità di imprenditori, il blocco delle attività già a partire dal mese di marzo del corrente anno. Provvedimenti di sospensione sono stati assunti anche da altri enti previdenziali privatizzati, ognuno secondo le modalità dettate dalle specifiche caratteristiche della singola cassa. Ciò dimostra che l’iniziativa in corso è stata strumentalmente sollecitata da qualcuno che non ha a cuore gli interessi della Fondazione e nemmeno gli interessi di agenti e imprese preponenti, ma solo interessi di tipo elettorale. Si ribadisce inoltre che il Consiglio di Amministrazione dell’ente opera in piena legittimità e non si trova in regime di prorogatio, istituto che peraltro non si applica all’ente. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione è nel pieno esercizio delle sue funzioni sino alla sostituzione con altro organo dotato di medesimi poteri e legittimamente eletto, come d’altronde prevede l’articolo 2385, comma 2, del codice civile, espressamente richiamato dallo Statuto della Fondazione in ragione della personalità giuridica di diritto privato riconosciuta dalla legge. Tutte le decisioni e le scelte assunte risultano quindi valide e pienamente efficaci e, in ogni caso, sono assunte nel rispetto della normativa vigente e nel pieno interesse degli iscritti”.

9 Giugno 2020
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