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3:30 pm, 2 Marzo 20 calendario

Pio XII e la Shoah aprono gli archivi vaticani

Di: Redazione Metronews
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Dall’apertura degli archivi vaticani verrà fuori la evidente “grandezza” della figura di Pio XII, uomo di carità e “gli sforzi fatti per cercare di rispondere alle richieste di aiuto per la salvezza dei perseguitati e dei bisognosi in pericolo di vita”. Lo afferma, in una intervista a Radio Vaticana, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati”.
Shoah. L’apertura degli archivi è stata disposta da Papa Francesco nel marzo 2019 ed è a partire da stamane. Con essa sono messe a disposizione degli studiosi milioni di carte riguardanti i vent’anni in cui la Chiesa fu guidata da Eugenio Pacelli, e che vanno dalla immediata vigilia della Seconda Guerra Mondiale al periodo più intenso della successiva Guerra Fredda.   La vicenda è particolarmente interessante perché investe gli anni drammatici della Seconda guerra mondiale. In passato ci sono state pesanti polemiche sul «silenzio» di Pio XII rispetto alla Shoah. 
Gallagher. “La figura del Papa emerge in tutta la sua grandezza, come difensore dell’umanità e come autentico pastore universale. Pacelli è stato un diplomatico coraggioso”, dice Gallagher, “Da Papa ha mostrato una carità illimitata, non sempre compresa e condivisa nemmeno all’interno delle mura vaticane. Dalle carte risulteranno evidenti gli sforzi fatti per cercare di rispondere alle richieste di aiuto per la salvezza dei perseguitati e dei bisognosi in pericolo di vita. Emergerà, sicuramente, anche l’odio del nazismo nei confronti della Chiesa cattolica e del Papa stesso”. “Il pontificato di Pio XII solcò un periodo decisivo della storia del Novecento”, spiega il prelato, “Il materiale documentario si aggira intorno ad un totale di 2 milioni di carte, per un equivalente di circa 323 metri lineari. Le carte raccontano l’azione della Santa Sede durante il conflitto mondiale; rapporti diplomatici; le questioni concordatarie, trattati, ratifiche; le opere umanitarie e di assistenza; le relazioni periodiche circa le situazioni politico-religiose; le questioni scolastiche; le questioni riguardanti lo Stato Vaticano; l’azione di alcuni protagonisti come il cardinale Maglione, monsignor Tardini e monsignor Montini”.
Raccolta.  Se il lavoro di raccolta, catalogazione e digitalizzazione deve ancora essere documentato, Gallagher sottolinera che “i primi 10 anni del pontificato pacelliano di tutte le serie sono interamente pronte. Della seconda metà, il dopo 1948, si sta procedendo gradualmente a completare tutte le serie. La digitalizzazione ha molti vantaggi: per la conservazione, il metodo della digitalizzazione garantisce un più corretto mantenimento di documenti unici al mondo, eliminando l’usura derivante dal trasporto delle carte e dalla consultazione cartacea”.

2 Marzo 2020
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