L’ombra di Guardiola cala su Sarri
CALCIO «Un’eresia non pensare a Guardiola», dice Andrea Agnelli. La qual cosa un po’ stupisce e un po’ no. Per una volta, però, viva la sincerità. Anche perchè, nella sua chiacchierata con Radio 24 (nel programma di approfondimento sportivo “Tutti convocati”), il presidente bianconero ha spiegato che il tecnico catalano «è estremamente felice dove è. Se io sono felice dove sono, difficilmente lascio un posto. Noi siamo molto contenti di Sarri: l’impostazione è per i tre anni. La forza di un’idea è nella prosecuzione nel tempo». Avanti, allora. In una stagione al momento positiva, perché «voler vincere a febbraio è sciocco». Inattaccabile, in questo. E impermeabile ai dubbi sulla validità della scelta fatta a maggio: «Volevamo Sarri e l’abbiamo preso, ma l’amicizia e la stima con Allegri restano».
Domani, intanto, il Lione: Higuain sarà a disposizione, ma in attacco ci saranno Dybala e Ronaldo. In difesa, rientrerà Bonucci.
dom. lat.
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