Nazionale, Mancini quasi come Pozzo
La Nazionale dei record, già qualificata a punteggio pieno agli Europei del 2020 (7 vittorie su 7), ora può permettersi di dare il via a un nuovo ciclo di esperimenti, a partire dalla partita di stasera, in Liechtenstein.
«Penso di cambiare molti giocatori – ha spiegato Roberto Mancini – Qualcuno sicuro? Sirigu, Belotti, Zaniolo, Izzo o Di Lorenzo, Romagnoli dipende da come starà, uno tra Grifo ed El Shaarawy, più Biraghi. Non vorrei cambiarli tutti. Jorginho? Vediamo». «Belotti non è una seconda scelta. Lui e Immobile partono alla pari», aggiunge Mancini. «Nelle prossime partite mi piacerebbe gratificare chi ha giocato meno ma si è sempre allenato al massimo e vorrei trovare qualche giovane per il dopo Europeo», spiega. «L’obiettivo è arrivare primi nel girone ed essere testa di serie all’Europeo».
Stasera (dalle 20.30) la partita col nontemibile Liechtenstein potrebbe regalare l’ottava vittoria in otto match, un record alla pari di Pozzo: «Mi manca una partita e solo due Mondiali è un’Olimpiade… Lui è un mito, inutile parlare», replica il ct.
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