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9:34 pm, 16 Giugno 19 calendario

Procedura d’infrazione stretta finale con la Ue

Di: Redazione Metronews
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ROMA Si apre una settimana decisiva per la trattativa con la Ue per evitare la procedura di infrazione per debito eccessivo. Il premier Conte riferirà in Parlamento mercoledì in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 giugno. Ma la tensione resta alta nel governo anche sulle misure da inserire nella prossima manovra, con la Lega che spinge sulla flat tax mentre il M5S rilancia la legge sul salario minimo.
La risposta a Bruxelles
Al primo posto dell’agenda c’è la risposta da consegnare a Bruxelles per scongiurare l’avvio della procedura di infrazione. «La lettera è quasi pronta, la stiamo rivedendo», ha assicurato Conte. Ma al vertice Ue, oltre che di conti pubblici, si parlerà anche del dossier  nomine e del futuro assetto della Commissione, con la richiesta italiana di avere un commissario economico di peso (tra i nomi in pole quello del sottosegretario leghista Giorgetti). Quanto al fronte interno, agita le acque il pressing della Lega: «Flat tax al 7% per far tornare dall’estero i pensionati italiani, più entrate per lo Stato e più soldi che girano nella nostra economia», ha rilanciato il vicepremier Salvini, che oggi volerà a Washington per incontrare il Segretario di Stato Pompeo e il vice presidente Pence.
Salario minimo
Di Maio, da parte sua, insiste sul salario minimo: «Si farà perchè è nel contratto e già esiste in molti Paesi europei». Nella legge proposta dal M5S si prevede di fissare una soglia di 9 euro lordi l’ora «al di sotto della quale non si può scendere, perchè pagare 3 o 4 euro l’ora non è lavoro ma schiavitù». Dovrebbe riguardare 3 milioni di lavoratori.
Giustizia nella bufera
Sullo sfondo c’è anche il “caso procure” con i casi Lotti e Palamara. Dopo le dimissioni di Pasquale Grasso, ieri è stato eletto presidente dell’associazione nazionale magistrati Luca Poniz, che ha annunciato linea dura contro il carrierismo in magistratura e le “porte girevoli” tra politica e toghe. Ad ottobre le elezioni suppletive dei due togati dimissionari dal Csm, ma il governo potrebbe intervenire prima con la riforma della giustizia.
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16 Giugno 2019
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