politica
10:15 am, 11 Maggio 19 calendario

Morto De Michelis, ministro della Prima Repubblica

Di: Redazione Metronews
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Gianni De Michelis, deputato ed esponente di spicco del Psi di Craxi dal 1976 al 1993,  ministro degli Esteri del governo Andreotti dal 1989 al 1992, è morto nella notte a 78 anni. Deputato ed esponente di spicco del Psi di Craxi dal 1976 al 1993, è stato ministro degli Esteri del governo Andreotti dal 1989 al 1992. La notizia della morte arriva a pochi giorni da quelle che sono considerate le elezioni europee più importanti della storia. E fu proprio di De Michelis la firma per l’Italia sul trattato di Maastricht nel 1992.
Prima Repubblica. Ma l’esponente del Partito Socialista Italiano attraversò tutta la storia della Prima Repubblica ricoprendo incarichi, oltre che nell’esecutivo Craxi, anche in quelli di Francesco Cossiga, Arnaldo Forlani, Giovanni Spadolini, Amintore Fanfani, Bettino Craxi, Ciriaco De Mita. Nel 2009 fu consulente di Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione nel governo Berlusconi.    Il nome di Gianni De Michelis è anche un ponte tra la Prima e la Seconda repubblica, avendo ricoperto la carica di primo segretario del Nuovo Psi, nato sulle ceneri di tangentopoli. L’ultimo incarico elettivo è stato al Parlamento europeo, nella legislatura chiusa nel 2009. Nato a Venezia il 26 novembre 1940, Gianni De Michelis debutta in politica nel 1964 quando venne eletto consigliere comunale di Venezia e, poi, con come assessore all’Urbanistica. Nel 1969 entra nella direzione del Psi e poco dopo riceve l’incarico ‘strategico’ di responsabile nazionale dell’organizzazione del partito. Nel corso degli anni Ottanta è emersa agli occhi dell’opinione pubblica la sua passione per il ballo: pur ricoprendo importanti incarichi di governo, era appassionato di discoteche tanto da raccogliere i più importanti locali notturni in una guida illustrata.
Tangentopoli. Travolto dagli scandali di Tangentopoli, il nome di De Michelis compare in ben 35 diversi procedimenti giudiziari. Moltissime le assoluzioni e due le condanne in via definitiva dopo due patteggiamenti a processo: 1 anno e 6 mesi per corruzione nell’ambito delle tangenti autostradali del Veneto e 6 mesi nell’ambito dello scandalo Enimont.

11 Maggio 2019
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