Ue, allarme su Italia Rischio manovra da 30 miliardi
L’Italia potrebbe essere costretta a realizzare una manovra da circa 30 miliardi con la legge di bilancio per il 2020, secondo i dati pubblicati oggi dalla Commissione nelle sue previsioni economiche di primavera. Sulla base delle regole del Patto di Stabilità e Crescita, il prossimo anno l’Italia dovrebbe realizzare ridurre il deficit strutturale – il deficit al netto del ciclo e delle una tantum – di almeno lo 0,6% di Pil, mentre le previsioni della Commissione indicano un peggioramento del 1,2% di Pil. Lo scostamento per il 2020 sarebbe dunque del 1,8% di Pil, pari a circa 30 miliardi di euro. Le previsioni della Commissione non includono l’aumento di Iva e accise previsto dalle clausole di salvaguardia per il 2020, perché il governo ha già annunciato la sua intenzione di cancellarle.
I dati. Italia ultima in Europa per crescita dell’economia nel 2019: il Pil italiano crescerà infatti dello 0,1% quest’anno, il dato peggiore tra tutti i paesi dell’Unione. La stima è inferiore sia rispetto alle previsioni precedenti della stessa Commissione che attribuiva all’Italia una crescita dello 0,2%, sia rispetto alle stime del governo, che nel Def ha indicato una crescita sempre dello 0,2% per quest’anno. Secondo Bruxelles, nel 2020, “che ha due giorni lavorativi in più, si prevede che il Pil reale si espanda allo 0,7%”. Lo scenario diprevisione, precisa Bruxelles, è basato su un presupposto di politiche invariate e non incorpora gli effetti degli aumenti delle imposte indirette previsti per il 2020 nei piani del governo.
Debito. Debito pubblico in crescita al 133,7% del Pil nel 2019 per l’Italia. Il dato è peggiore rispetto alle stime del governo che nel Def ha indiato una crescita deldebito per l’anno in corso al 132,7% del Pil. Secondo la Commissione il debito italiano dovrebbe raggiungere la quota record di 135,2% del Pil nel 2020. La Commissione attribuisce la crescita del debito italiano al rallentamento della crescita e all’espansione di bilancio: “la moderata crescita economica e l’allentamento di bilancio” avranno effetto sulle finanze pubbliche dell’Italia “con un disavanzo e un debito che dovrebbero aumentare notevolmente rispetto alle previsioni”, si legge nel documento.
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