Corruzione
10:33 pm, 7 Maggio 19 calendario

Terremoto tangenti dalla Lombardia al Meridione

Di: Redazione Metronews
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Lombardia
L’inchiesta che da tempo agitava i palazzi della politica prende consistenza in numeri impressionanti (43 misure cautelari, 95 indagati tra Lombardia e Piemonte), travolge Forza Italia e crea qualche inquietudine anche alla Lega e a Fratelli d’Italia. A 20 giorni dalle elezioni europee, finisce in carcere con l’accusa di associazione a delinquere Pietro Tatarella, candidato forzista. Ai domiciliari il consigliere regionale Fabio Altitonante, cui viene contestato di aver incassato 20 mila euro sulla costruzione di un immobile e un finanziamento illecito. Chiesta l’autorizzazione a procedere all’arresto del parlamentare di Forza Italia Diego Sozzani per finanziamento irregolare per la campagna elettorale. Il gip disegna uno spaccato che richiama «uno schema feudale» in cui «i pubblici ufficiali sanno di dover rispondere a determinate logiche corruttive e clientelari, eseguendo le disposizioni di colui dal quale promana la loro investitura». Al vertice del presunto gruppo criminale si staglia Daniele D’Alfonso, imprenditore che «paga tutti», e per gli inquirenti «faccia pulita» del clan Molluso. Convocato in Procura il governatore Fontana per valutare un episodio in cui avrebbe rifiutato una corruzione solo dopo averla presa inconsiderazione. Il governatore si dichiara tranquillo e anzi parte offesa. 
Calabria
Un nuovo terremoto giudiziario si abbatte sulla politica calabrese, coinvolgendo due probabili candidati governatore, l’attuale Mario Oliverio, del Pd, e il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di Forza Italia. Insieme ad altre 18 persone, tra cui esponenti politici di primo piano come l’ex vicepresidente della Regione, Nicola Adamo, e l’ex assessore regionale ai lavori pubblici, Luigi Incarnato, dirigenti regionali e imprenditori, hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini su presunte irregolarità nella gestione di alcuni appalti regionali e cosentini.
Palermo
Un imprenditore onesto con la «fissa» del «paladino della giustizia»… «magari gli sparassero». Parole di un’intercettazione finite nel provvedimento su un vasto sistema di tangenti sugli appalti a Palermo, che grazie alla denuncia dell’imprenditore ha portato all’arresto di 4 funzionari del Provveditorato interregionale delle opere pubbliche.

7 Maggio 2019
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