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8:36 pm, 2 Aprile 19 calendario

Juncker preoccupato Ma Conte rassicura

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Sono leggermente preoccupato nel vedere che l’economia italiana continua a regredire». Così il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che ha chiesto all’Italia di fare tutti gli sforzi possibili «per mantenere viva la crescita». «Quando ci siamo messi d’accordo io e il presidente Conte sul quadro generale del bilancio italiano – ha ricordato – avevamo pensato che la crescita sarebbe stata dell’1%. Sappiamo che oggi quella cifra deve essere rivista al ribasso e dunque, visto il pesante debito pubblico italiano, tutte le politiche che gravitino attorno alla nozione di rilancio del bilancio saranno limitate. Ma restiamo in contatto per vedere come procedere».
Frenata transitoria
«Tra Italia e Commissione Ue è grande amore», ha aggiunto Juncker al termine dell’incontro con il premier Conte, durante il quale si è parlato anche del Def. «L’impalcatura fiscale non cambia rispetto allo scenario concordato con la Commissione europea lo scorso dicembre – ha assicurato il presidente del Consiglio – il rallentamento congiunturale è chiaramente riconosciuto dalle regole europee come un fattore transitorio, che ci permette di mantenere stabile il disavanzo strutturale – la misura realmente rilevante di sostenibilità delle finanze pubbliche – rispetto al Patto di crescita e stabilità».
Multe condonate
«In settimana approveremo il decreto Crescita per ridare impulso allo sviluppo – ha annunciato Conte – avremo strumenti di semplificazione. Il dl Crescita sarà la premessa per il rilancio di investimenti pubblici e privati». Nell’ultima bozza è comparsa anche l’estensione della rottamazione delle cartelle, già prevista per l’Erario, agli enti locali. Sarà possibile condonare sia le somme iscritte a ruolo che quelle chieste tramite decreto ingiuntivo. La definizione agevolata riguarda gli anni dal 2000 al 2017. Intanto il vicepremier Di Maio ha preannunciato l’intenzione di «inserire nel Def un capitolo dedicato alla famiglia. Poi – ha detto – possiamo aprire tutti i dibattiti del mondo su cosa la famiglia debba essere, ma prima concentriamoci sui problemi».
Tria sotto attacco
Restano tesi i rapporti tra Lega-M5S e il ministro dell’Economia. «Ora Tria è di nuovo sotto processo semplicemente per aver detto la verità sulla situazione – ha commentato Renato Brunetta (Fi) – la verità è un lusso che il vicepremier Di Maio non si può permettere prima delle elezioni europee». Intanto Claudia Bugno, consigliera del ministro Tria, ha rinunciato alla contestata nomina nel cda di StMicroeletronics. Ma il M5S insiste: «Deve lasciare lo staff di Tria».
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2 Aprile 2019
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