David di Donatello Quirinale Mattarella
4:00 pm, 27 Marzo 19 calendario

David al Quirinale tra ironia e commozione

Di: Redazione Metronews
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ROMA Risate e anche un po’ commozione e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che diventa nelle parole della presentatrice Geppi Cucciari “Full Metal Sergio”. Al Quirinale un David di Donatello così non si era mai visto. La svolta impressa agli Oscar del cinema  italiano dalla guida di Piera Detassis si è manifestata anche nel  tradizionale ricevimento al Colle, dedicato a tutti i candidati ai David, prima della premiazione serale (stasera la diretta su RaiUno condotta da Carlo Conti): dal filmato introduttivo (con storia e highlights del premio giunto alla 64ma edizione) alla conduzione, appunto, dissacrante ed esilarante della Cucciari, che ha preceduto i discorsi ufficiali, con un monologo punteggiato dalle risate e dagli applausi della platea.
Grande commozione e standing ovation, invece, quando l’attrice-conduttrice ha nominato Ennio Fantastichini (scomparso il primo dicembre scorso) tra i candidati nella cinquina per il David al migliore attore non protagonista.
Davanti a una platea che include praticamente tutto il cinema italiano, con i David speciali Dario Argento, Francesca Lo Schiavo e Tim Burton (cui in serata si aggiungerà Uma Thurman) in  prima fila, Cucciari ha iniziato la sua conduzione-show scusandosi con Mattarella (“per quello che le facciamo passare come popolo”): «Lei è un supereroe», ha detto l’attrice proponendo il presidente per un David al migliore attore protagonista «per l’eleganza e il controllo di ogni singolo muscolo» in qualsiasi situazione. Poi ha proposto un premio al “migliore spettatore non protagonista”, che è il vero motore del cinema, ed ha elencato un “prontuario del premiato” invitando tutti alla brevità, in vista della diretta tv della premiazione. Cucciari ha scherzato con la tre volte premio Oscar, Francesca Lo Schiavo: «Grazie per aver arredato questa sala, qui fino a stamattina era un capannone».
E con Dario Argento: «Sei contento? Perché tu quando sei contento o scontento è difficile capirlo». Argento ha ricambiato l’ironia promettendo di usare il David come fermaporta. Dopo di lei, Piera Detassis, ha spiegato il nuovo corso dei David e dato sostegno all’iniziativa Moviement che vede tutta la filiera cinematografica impegnata nell’allungamento a 12 mesi della stagione nelle sale (per la prima volta, quest’anno, è prevista l’uscita di 60 film in estate). Un’iniziata elogiata anche da Bonisoli, che ne è stato convinto sostenitore e partner con il Mibac (“quest’anno sarà la prima estate cinematografica a mia memoria”, ha detto il ministro) e da Mattarella che, nel sottolineare il preoccupante calo delle presenze nelle sale ma anche l’aumento “significativo” dell’incasso medio dei film italiani, ha aggiunto: «L’auspicio è che le nuove regole possano contribuire a rafforzare le presenze nelle sale, promuovendo una stagione estiva più ricca di uscite di film e prevedendo un congruo periodo di tempo tra la permanenza dei film in sala e l’uscita sulle piattaforme di video on demand». Bonisoli ha anche annunciato che il Mibac sta per stanziare “30 milioni per la ristrutturazione delle sale, perché in sala ci si va se la sala riesce a offrire un’esperienza unica”, che è in cantiere un accordo di cooperazione con il Giappone nel settore cinematografico e che il ministero intende promuovere film che affrontino il tema doloroso della violenza sulle donne, come contributo alla lotta a questa “piaga”. Il ministro ha poi sottolineato che in agenda ci sono «importanti decreti da fare come quello sulle quote di produzione». Ma ha aggiunto: «Lo faremo con un approccio collaborativo, ascoltando tutte le parti in causa».
 A chiudere il ricevimentoil presidente della Repubblica: «È il momento di Full Metal Sergio – ha annunciato Geppi Cucciari – Voglio dirle la parola che mi viene più in mente quando penso a lei: Grazie!». Una simpatia che il presidente ha voluto ricambiare, scherzando alla fine del suo discorso: «Spero di aver rispettato il prontuario sulla brevità di Geppi Cucciari».
 

27 Marzo 2019
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