Ex Moi: svuotata la terza palazzina
TORINO Ci sono anche sette famiglie con bambini, tra le 180 persone che ieri hanno dovuto abbandonare la palazzina blu dell’ex villaggio olimpico Moi. Le operazioni di sgombero dell’edificio occupato dal 2013 sono partite all’alba e sono stati murati gli accessi. Ad annunciare l’operazione è stata la sindaca Chiara Appendino con un tweet, spiegando che gli occupanti, famiglie e migranti, «verranno seguiti in percorsi di inclusione». Ma il progetto di sgombero “dolce” della struttura, che ieri ha raggiunto la terza tappa e che vede coinvolti Prefettura, Questura e Comune, con la Diocesi, la Regione e la Compagnia di San Paolo, non è terminato: mancano altre due palazzine. «Il progetto continua, una palazzina alla volta, man mano che c’è disponibilità abitativa – spiega Sonia Schellino, assessora al Welfare -. Ora la questione più importante è il lavoro. Bisogna aiutare queste persone a diventare autonome e, quando potranno pagarlo, a ottenere un affitto, così da liberare altri posti». Non si è fatto attendere il commento del ministro Matteo Salvini: «Avanti con sicurezza e legalità! Dopo anni di chiacchiere, dalle parole ai fatti». Fatti che hanno ricevuto il plauso del sottosegretario al ministero dell’Economia Laura Castelli: «Il caso Moi è il modello alternativo alla ruspa, come mai era stato fatto prima». Cristina Palazzo
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