cybersecurity
3:14 pm, 8 Marzo 19 calendario

Attacco hacker, violati i sistemi della Motorizzazione

Di: Redazione Metronews
condividi

Attacco hacker ai sistemi della Motorizzazione civile. Un collettivo di hacker basato in Italia si è introdotto nei sistemi informatici della Motorizzazione Civile di Roma, dai quali ha potuto scaricare una lista di credenziali di accesso.    Nel documento pubblicato dai criminali informatici sul proprio blog – e condiviso attraverso uno dei loro canali Twitter – sono presenti 333 voci, che sembrano essere per lo più afferenti a indirizzi mail istituzionali del ministero dei Trasporti.    Anche se la maggioranza delle password pubblicate è criptata – metodo che permette di convertire un testo in un codice di numeri e lettere – la funzione utilizzata sembra essere poco robusta e facilmente decifrabile con strumenti informatici gratuiti disponibili online. Per circa cinquanta degli account pubblicati, le password sono già leggibili in chiaro e quindi ulteriormente esposte.
Hacker. Reso noto attraverso il profilo Twitter LulzSecIta (uno dei canali comunemente usati dal collettivo di hacker), l’attacco è stato condotto da uno dei più attivi gruppi di criminali informatici italiani. In un comunicato dichiarano: “Oggi vogliamo concentrarci sulle automobili, sempre nel nostro impegno verso un mondo più pulito. Nel 2019 è inconcepibile che la gran parte delle automobili funzioni ancora a combustibile fossile, e che gli incentivi verso forme di energia più pulite siano inutili o inesistenti nella maggior parte dei casi. Per questo motivo, con forza diciamo No ad una politica incentrata sul petrolio, causa di disastri ambientali, e di innumerevoli guerre nel mondo”.    A differenza di precedenti operazioni rivendicate da Anonymous, questa volta l’iniziativa parte da uno solo dei gruppi che compongono il collettivo. Con la più ampia #OperationGreenRights, negli scorsi mesi i banditi digitali avevano rivendicano l’intenzione di mettere sotto pressione aziende, istituzioni e pubbliche amministrazioni affinché rispettassero l’ambiente e la salute pubblica. Iniziata a novembre con l’attacco ai sistemi dell’Ilva, di alcune aziende del comparto energetico e di Confindustria Alto Milanese, la campagna ha colpito il portale del ministero dell’Ambiente il 21 febbraio, costringendolo a una totale chiusura al pubblico durata cinque giorni. 

8 Marzo 2019
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo