M5S
1:45 pm, 27 Gennaio 19 calendario

Il padre di Di Battista conferma il lavoro nero

Di: Redazione Metronews
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“Ringrazio Alessandro per le sue parole. Lo ringrazio per la sua sincerità, per la sua onestà, per il suo rigore e per l’affetto che traspare dal suo messaggio. Lo ringrazio e confermo. Confermo quanto ho detto all’inviato delle Iene. Negli ultimi tempi mi sono dovuto avvalere di un collaboratore in nero. Saltuariamente e per qualche manciata di ore di lavoro ma comunque in nero”, ha poi scritto su Facebook Vittorio Di Battista, padre di Alessandro. “Non si deve fare ma, a volte, le circostanze ti ci costringono – aggiunge – Non si deve fare ma, a volte, a doverlo fare sono decine e decine di migliaia di micro imprenditori, di artigiani e di piccoli commercianti. Non si deve fare ma, a volte, tante volte, l’alternativa è la cessazione di una attività. Non si deve fare e non lo rifarei, in primo luogo, per non arrecare un danno ingiusto ad Alessandro ed a tutto quello che lo contraddistingue ed in cui crede. Non si deve fare come tante altre cose nella vita. Scusami, Ale”. 
Il servizio delle Iene. Vittorio Di Battista ammette nel servizio delle Iene di aver avuto un lavoratore in nero nella sua impresa. “Sì, pensi che scoop, sì”, risponde alla domanda, precisando: “Uno per quattro, cinque ore a settimana di media”. Lei giustifica il lavoro nero? “In certi aspetti – risponde – anche perché è diffuso in Italia, diffuso in maniera totale”. Il padre dell’esponente M5S, sostiene che “si dovrebbe cercare di contrastare” il lavoro nero ma “colpendo, come dire, la situazione che impedisce a tanta gente per esempio di assumere regolarmente perché costa un sacco di soldi o a tanti disgraziati che vanno a cercare lavoro di adattarsi pure a situazioni del genere”.  “Ho sostenuto e sostengo che centinaia di migliaia di situazioni di piccoli imprenditori e di disgraziati che cercano lavoro e sono, come dire, offuscate dal fatto che si possa approfittare a volte della possibilità di poter avere un ausilio, un contributo di lavoro senza dover pagare tutte quelle somme enormi per i contributi”, ha aggiunto Vittorio Di Battista.  E quando la Jena fa notare che è comunque il datore di lavoro ad approfittarsi del lavoratore in nero risponde: “Io non credo di essermi approfittato. Ho usufruito di certe situazioni, non mi pare bello ma ero obbligato”.
Mea culpa prima della trasmissione. Alessandro Di Battista aveva giocato di anticipo, e prima che Le Iene mandassero in onda il servizio sul lavoratore in nero nell’azienda di famiglia, aveva fatto mea culpa al posto del padre e in un video su Facebook: “Ho qualcosa da dirvi. Spero che tutto sia chiaro. E’ una cosa personale”, spiegando di aver avuto la notizia dal padre, di essersi “incaz…” intanto “perché è una cosa profondamente sbagliata” ma anche perché, aggiunge, “a noi fanno le pulci su tutto”.

27 Gennaio 2019
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