Milano
6:37 pm, 19 Dicembre 18 calendario

Savino e la radio che batte il disagio

Di: Redazione Metronews
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SOCIALE «iSemprevivi mi hanno coinvolto, spingendomi a fare del volontariato! La chiave è stata la loro scelta di far convivere ragazzi e adulti con disagi con chi questi problemi non li ha». Spiega così Nicola Savino la collaborazione con la onlus “iSemprevivi”, di via Raffaello Sanzio 2. Tanto che il volto noto di Radio Dj ha promosso la creazione di una web radio nella quale lavoreranno ragazzi con disagio psichico e dove curerà gratis un programma con sua moglie. La radio è solo l’ultimo tassello di una realtà che oggi annovera: un centro per adolescenti in difficoltà (“Il sorriso di Lollo”); un centro diurno per adulti con disagio psichico; tre residenze di “social housing” per pazienti psichiatrici. Motore (per niente immobile) della Onlus, nata grazie agli aiuti dei cittadini della zona Fiera, don Domenico Storri, parroco di San Pietro in Sala, psicologo, già Ambrogino d’oro nel 2014. 
Don Storri, chi vive in zona Fiera sa che attorno a voi gravitano molti parrocchiani, ma anche molti laici, com’è possibile?  
D.S: «Credo che il segreto sia far vedere che fai, poi la gente ti giudica e, se la convinci, ti aiuta».  
S.: «Ho conosciuto “Il Dondo” perché mia figlia faceva catechismo con lui. E mi sono accorto che riusciva a far convivere persone con disagio con chi quei problemi non li ha. Da laico mi sono anzi un po’ arrabbiato pensando che è scandaloso che non ci siano iniziative simili a di fuori della chiesa». 
La Onlus sana mancanze del pubblico?
D.D.: «Non siamo in contrapposizione.Anzi, collaboriamo e ci aiutiamo. Ogni volta che abbiamo chiesto, abbiamo sempre avuto risposte».    
Seguite soprattutto adolescenti in difficoltà, una vera emergenza, qual è la causa? 
D.D.: «Credo la competitività di questa società, che li rende ansiosi, incapaci di gestire le frustrazioni. E il fatto che abbiamo tolto credibilità alla scuola, ormai non più in grado di gestire il disagio. 
“iSemprevivi” nascono e crescono in una zona ricca, il modello è riproponibile anche in periferia?
D.D.: «Certamente è una zona particolare. Non so, tuttavia ciò che conta è essere credibili». Andrea Sparaciari
 

19 Dicembre 2018
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