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6:41 pm, 18 Ottobre 18 calendario

Dalla Ue lettera durissima “Deviazione senza precedenti”

Di: Redazione Metronews
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La decisione del governo italiano di pianificare “un’espansione fiscale vicina al 1% di Pil, contro l’aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio dell’Unione Europea, e la dimensione della deviazione (un divario di circa l’1,5% del Pil) sono senza precedenti nella storia del Patto di Stabilità e Crescita”. E’ quanto si legge nella lettera inviata oggi dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, al ministro dell’Economia, Giovanni Tria. La Commissione europea ha chiesto all’Italia di rispondere “entro lunedì 22 ottobre 2018 a mezzogiorno” ai rilievi sollevati nella lettera. 
La Commissione “vuole continuare un dialogo costruttivo con l’Italia al fine di arrivare a una valutazione finale”, del quadro programmatico di bilancio presentato dal governo, si legge nel testo.
Rischio procedura.  L’Italia rischia una procedura per violazione della regola del debito. E’ quanto emerge dalla lettera. “Con il debito pubblico dell’Italia a circa il 130% del Pil, la nostra valutazione preliminare indica anche che i piani dell’Italia non assicurerebbero il rispetto con il criterio di riduzione del debito concordato da tutti gli Stati membri”, si legge nel testo.  In passato, l’Italia era stata considerata inadempiente sulla regola del debito, ma il rispetto degli obblighi di riduzione del deficit strutturale era stato considerato come “un fattore rilevante chiave” che ha permesso di evitare una procedura, spiega la Commissione. Le conclusioni dell’ultimo rapporto sul debito sull’Italia, nel quale la Commissione aveva deciso di non aprire una procedura, potrebbero essere “riviste” alla luce della “deviazione significativa programmata” dal governo. 
Ue preoccupata.  “L’aumento delle spese e la decisione di portare il deficit al 2,4% resta oggetto di preoccupazione per la Commissione e per gli altri Stati membri ed è per questo che sono venuto qui a discuterne”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici,

18 Ottobre 2018
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