Rubei riapre il regno del jazz

ROMA «Rendere immortale il lavoro quarantennale di mio padre e dare alla città di Roma un luogo di reale aggregazione del mondo del jazz, che accompagni le generazioni attuali e possa essere in grado di andare oltre. Questo è il vero messaggio, il vero obiettivo della riapertura dell’Alexanderplatz, che anche nel 2018 ha ricevuto il Premio Downbeat e il prestigioso Django d’Or. L’Alexanderplatz potrà dunque continuare a essere lo spazio principe per i musicisti di tutte le età e provenienze». Parola di Eugenio Rubei, figlio del compianto Giampiero, instancabile promotore del jazz e patron dell’Alexanderplatz che riaprirà domani sera dopo un’intera stagione di inattività.
A inaugurare la stagione del club di via Ostia, storico riferimento per gli amanti del jazz non solo nella Capitale, sarà un concerto del batterista Roberto Gatto, che sarà in scena con Alessandro Presti, Domenico Sanna e Matteo Bortone.
Venerdì sarà la volta di un’altra storica realtà del jazz italiano, i Doctor 3, trio composto dal pianista Danilo Rea, dal contrabbassista Enzo Pietropaoli e dal batterista Fabrizio Sferra.
Prima ospite internazionale del 2018-19 la pianista giapponese Chihiro Yamanaka (foto accanto), sul palco sabato con Luca Bulgarelli e Charles Burchell, mentre domenica sarà la volta del trio di Joy Garrison, figlia del leggendario contrabbassista Jimmy.
 
 
STEFANO MILIONI