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6:30 am, 17 Ottobre 18 calendario

Il tartufaio che porta i clienti nei boschi

Di: Redazione Metronews
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Wwworkers è la community dei lavoratori della rete, dipendenti o imprenditori che operano con le nuove tecnologie e che si raccontano su wwworkers.it e su Metro.
In Toscana c’è una nota famiglia di tartufai che ha deciso di portare i clienti nei boschi a caccia di tartufi. Contraddicendo tutto ciò che si fa e si dice da sempre. Perché chi va alla ricerca di tartufi lo fa di solito in modo solitario, per evitare di essere visto, spiato, seguito. «Abbiamo deciso di ribaltare questo stereotipo e oggi facciamo vivere l’esperienza di scovare i tartufi a chi ci viene a trovare. L’utente ci contatta online e sui social e poi vive di persona questa attività, appassionandosi a profumi e colori del bosco», racconta Cristiano Savini, 39enne di Pontedera, in tasca un diploma di geometra e da sempre appassionato di tartufi. Ecco l’idea geniale della Truffle Experience. Si tratta di un viaggio nel mondo del tartufo con tre percorsi diversi: una degustazione a base di tartufo oppure una caccia al tartufo per i boschi con degustazione o ancora la caccia, il corso di cucina su piatti al tartufo e la degustazione degli stessi piatti preparati. «Insomma, a ciascun cliente il proprio percorso. E la prenotazione avviene sul nostro website Savinitartufi.it».
Da questi boschi incontaminati l’impresa esporta ovunque nel mondo grazie a Internet, vendendo addirittura in 47 Paesi. «La mia formazione è stata sul campo, anzi nel bosco. E ho pensato di far vivere questa esperienza di caccia al tartufo anche ai tanti turisti che vengono in regione».
Passione di famiglia quella di Cristiano: i Savini sono alla quarta generazione di imprenditori, con una sessantina di dipendenti nella squadra. Siamo a Forcoli, borgo medievale sulle prima colline pisane.
Qui dal 2006 c’è la nuova sede con una bottega per il ristoro. E qui la famiglia ha inaugurato il museo Savini, dedicato alla storia del tartufo in Toscana. Questi tartufai toscani hanno anche diversi ristoranti in Italia, tutti aperti con lo scopo di promuovere sette tipologie differenti di prodotto. «Diamo spazio alla tradizione tartufigena del territorio che affonda le radici negli anni. E oggi la tecnologia ci permette di raggiungere tutti velocemente e di insegnare come degustare questo tesoro del bosco. Oggi abbiamo invece due figure professionali che si occupano di hospitality e anche della comunicazione online». Tartufai da guinness: online c’è la storia dell’impresa con la conquista nel 2007 di due attesi riconoscimenti, ovvero il doppio guinness dei primati con il tartufo più grande della storia (1,497 chili) che è stato anche il più pagato (battuto all’asta per 330 mila dollari). Savini Tartufi fa parte anche del network informale “Terre di Pisa”, brand territoriale promosso dalla Camera di Commercio e presentato pochi giorni fa nel talk di Registro.it, all’interno dell’Internet Festival di Pisa. Perché l’unione fa la forza. Soprattutto in rete.
GIAMPAOLO COLLETTI
@gpcolletti

17 Ottobre 2018
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