Maurizio Guandalini
5:54 am, 17 Ottobre 18 calendario

Gattabuia all’evasore? Prima riformare il fisco

Di: Redazione Metronews
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Con quell’espressione un po’ così, da saltafossi. Un amico, da anni in Canada, emigrato, esperto di fisiognomica, guarda all’Italia leggendo la finanziaria del Governo. E continua. Paese di evasori, di allergici al lavoro e di pensionati. Sputata goffaggine. Che vi devo dire, non riesco appassionarmi al Def. Sarà che non c’è una norma, una, che mi riguarda. Ma che serve  una nazione seduta?  Il contrario della riscossa alla Braveheart. 
Il business plan non convince. Lasciamo stare Juncker. Perché ogni volta che parla traghetta voti verso l’esecutivo gialloverde. Accantoniamo pure la stupidaggine di calcolo che uno straforo del 2,4% alimenti caos e rancori dei paesi fratelli. Stiamo con Draghi, che è poi l’opinione nostra di sempre: dialogando, con uno scambio di lettere, di rimando e impegni futuri si può fare il piano Salvini-Di Maio.
La tortura è nel merito. C’è una sgrammaticatura culturale, cioè del Paese che vogliono da qui a 10-20 anni, che slavina contraddizioni a sporte. Il regalo alle cartelle, la maggioranza, dentro i 1000 euro, è una pifferata pantagruelica per i furbi. Che mi irretisce più dei fogli bianchi contornati bluette di Equitalia, da 50-100 mila euro, spesso motivati da imprenditori onesti.  L’invito è trasgredire, a non pagare bolli e multe, tanto poi sarai graziato. Incomprensibile per un esecutivo che di legge e ordine ha fatto il suo must superomista. Si dice che c’è, ci potrà essere il carcere per gli evasori. Il senso? Prima della gattabuia devi riformare il fisco, macchinoso e burocratico, quasi unico colpevole degli errori del contribuente amico. Tant’è. Le tasse per banche e assicurazioni. A chi pensate verrà redistribuito il costo vivo della smazzolata? Banale gioco dell’oca. Che ci porta al punto di partenza. A quel reddito di cittadinanza dosato via bancomat, con gli acquisti tracciati. Povertà e default a parte, in Germania, il gemello Hartz IV, stanno pensando di abolirlo. Nel 2017 ci sono stati 150 mila casi di imbrogli. Si sa, ogni truffa ha i suoi professionisti.
MAURIZIO GUANDALINI

17 Ottobre 2018
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