Nucleare
9:59 pm, 21 Marzo 18 calendario

Pronta la mappa di dove butteremo le scorie

Di: Redazione Metronews
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Roma  L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha trasmesso ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico il suo parere su di un aggiornamento della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per localizzare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (Cnapi). Di conseguenza l’obiettivo del Governo è fare il decreto che individua le aree idonee ad ospitare le scorie radioattive entro la prossima settimana. L’annuncio è del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. A chi gli chiedeva se lo avrebbe fatto prima di lasciare il ministero, Calenda ha risposto: «assolutamente sì». La Cnapi, rileva il ministro, «ci sta arrivando. Ha fatto delle correzioni l’Ispra e le ha rimandate al ministero dell’Ambiente. Il ministero dell’Ambiente deve rimandare a noi. E appena le rimanda facciamo il decreto ministeriale congiunto Ambiente – Mise. Conto di farlo tra questa e la prossima settimana». La Carta è stata predisposta dalla Sogin, la società incaricata della dismissione degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. La Sogin, ha spiegato l’Ispra, nel gennaio scorso ha fatto alcune alcune modifiche alla sua proposta di Cnapi del 2015,  allegando documentazione, a causa di aggiornamenti ai database usati per l’elaborazione. Queste modifiche hanno reso necessario un nuovo controllo da parte dell’Ispra, la quale dopo aver verificato i risultati ha trasmetto ai ministeri la nuova bozza della mappa delle aree idonee «senza formulare rilievi». 
La pubblicazione della Carta e quella contestuale del Progetto Preliminare apriranno una fase di consultazione pubblica e di condivisione che durerà 4 mesi e che culminerà in un Seminario Nazionale, dove saranno invitati a partecipare tutti i soggetti coinvolti ed interessati. Il Deposito Nazionale è un’infrastruttura ambientale di superficie dove mettere in totale sicurezza i rifiuti radioattivi. La sua realizzazione consentirà di completare il decommissioning degli impianti nucleari italiani e di gestire tutti i rifiuti radioattivi, compresi quelli provenienti dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca. Sarà realizzato anche il Parco Tecnologico: un centro di ricerca internazionale, dove svolgere attività nel campo del decommissioning, della gestione dei rifiuti radioattivi e dello sviluppo sostenibile in accordo con il territorio interessato.
O.BA.

21 Marzo 2018
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