Il Tottenham brucia ancora Juve tra rabbia e riscatto
CALCIO Ha difeso la sua truppa, Max Allegri. Dopo il 2-2 casalingo contro il Tottenham, il tecnico livornese ha tuonato contro chi dava per «scontato che si vincesse 3-0. Si perdono di vista troppo facilmente i valori delle avversarie. Depressione per un pareggio del genere? Chi lo pensa, ha bisogno di farsi veder da un dottore molto bravo. Ma bravo davvero». Chiarissimo. Con il mirino già puntato a Wembley, dove a inizio marzo la Signora sarà chiamata a vincere per raggiungere i quarti: ci saranno Dybala e Matuidi, per cominciare. E tutto potrebbe risultare più semplice, pure perché la difesa degli Spurs è parsa tutt’altro che impenetrabile. Comunque sia, alla truppa sono un po’ saltati i nervi. Anche tramite social, visto quanto postato da Higuain: «Fino al 2-0 era tutto perfetto, dopo il 2-2 il giudizio è cambiato in fretta: facile parlare da un divano o da una sedia. A noi non interessano queste voci, andiamo a Londra a prendere questa qualificazione». Sullo sfondo, ma non troppo, anche la mezza papera di Buffon sulla punizione di Eriksen e il colloquio fitto con Bernardeschi, che era in barriera: SuperGigi ovviamente non è in discussione, ma la sua vulnerabilità è diventata il simbolo di una Juve quasi spalle al muro. Almeno in Europa.
DOMENICO LATAGLIATA
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