La Samp non fa sconti Juventus al tappeto

CALCIO «Tutto è rimediabile» dice Max Allegri. Che ovviamente ha ragione: siamo solo a novembre, il campionato è lungo e via discorrendo. Però è un fatto che la Juventus di quest’anno non sia lo schiacciasassi cui aveva abituato i tifosi e la concorrenza: è battibile, vulnerabile, aggredibile. E la Sampdoria di Giampaolo ne ha approfittato, sfruttando anche l’arroganza bianconera: quella per cui ogni tanto (ma troppo spesso, di recente) i giocatori credono di essere invincibili e si limitano al compitino. O a giocare solo per pochi minuti all’altezza del proprio potenziale. Ieri, a Marassi dove i doriani avevano sempre vinto (cinque su cinque lo score), Higuain e compagni hanno interpretato i veri se stessi per parte del primo tempo e solo nei minuti di recupero: quando, sotto 0-3 (Zapata, Torreira e Ferrari: tutti a segno nella ripresa), si sono risvegliati dal torpore grazie a un rigore di Higuain (fallo di Strinic su Douglas Costa) e a un sinistro dal limite di Dybala, entrato a gara in corsa al posto di Bernardeschi. In mezzo, però, la splendida Samp di Giampaolo, uno che prima di ieri non aveva mai battuto i bianconeri ma che ha le idee chiarissime e giocatori dai piedi buoni. «Ogni loro tiro era un gol – ha raccontato Allegri -. Giornate così capitano». Chissà se davvero ci credeva anche lui, a quanto stava dicendo. Perché a tratti la Samp è parsa davvero superiore alla Signora ed è questa la notizia: «Subiamo troppe reti in trasferta, la sola gara in cui siamo rimasti imbattuti è stata quella contro il Milan», è stata poi la successiva ammissione che certifica un problema. Da provare a risolvere, certo. Senza isterismi né proteste eccessive, come quelle che si sono viste in campo: inutili e per lo più ingiustificate.
DOMENICO LATAGLIATA