Barcellona chiede 2 mesi Arrestati due indipendentisti

Detenzione preventiva per i capi delle due principali associazioni indipendentiste catalane. Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, leader di ANC e Omnium cultural sono stati fermati con l’accusa di sedizione.  L’Audiencia nacional spagnola ha invece concesso la libertà al capo dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) Josep Lluis Trapero ma gli ha proibito di lasciare il Paese. La decisione è stata presa dalla magistrata dopo che l’accusa aveva chiesto l’arresto.
Ultimatum scaduto. In questo clima è arrivata la scadenza dell’ultimatum madrileno alla Catalogna per chiarire se sia stata dichiarata o meno l’indipendenza. E il tutto si è risolto in uno scambio di lettere formali che non sciolgono la questione ma non lasciano presagire nulla di buono. Il presidente catalano Carles Puigdemont non ha risposto alla domanda di Madrid ma ha proposto di dialogare nei prossimi due mesi. Il governo del premier Mariano Rajoy non ci sta e gli fa presente che «non era molto difficile dire sì o no», dandogli tempo fino a giovedì per rettificare oppure scatterà l’articolo 155 della Costituzione che sostanzialmente commissionerebbe le istituzioni catalane. Intanto proprio per questo la conferenza dei capigruppo del Parlamento catalano, su richiesta delle formazioni indipendentiste, ha deciso di sospendere le sedute dell’aula già programmate per mercoledì e giovedì.
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