L’arte di Van Gogh diventa cinema
ROMA È la prima volta al cinema. Il primo lungometraggio dipinto su tela alla maniera di Van Gogh per raccontare l’artista con le sue stesse parole. Con le sue stesse pennellate. Con personaggi, luoghi e situazioni costruiti partendo dai suoi dipinti. Praticamente come se il mondo di Vincent Van Gogh si animasse sul grande schermo.
Arriva dopo il successo della “Van Gogh Alive”, la mostra multimediale più visitata al mondo, questo “Loving Vincent” (dal 16 al 18 ottobre nei cinema), distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Adler nell’ambito del progetto de La Grande Arte al Cinema, i cui titoli possono essere richiesti anche per speciali matinée dedicate alle scuole.
Un megaprogetto per un film che non somiglia a nessun’altro. Già vincitore del Premio del Pubblico al Festival d’Annecy, ricostruisce, attraverso la morte violenta, la vita dell’artista che ha alimentato leggende su leggende, seguendo il suo insegnamento: «Non possiamo che parlare con i nostri dipinti».
Con i suoi dipinti hanno parlato i 125 artisti impegnati per anni nel confezionare questa esperienza visiva unica. Per re-immaginare i quadri di van Gogh come se fossero un film e arrivare a riprodurre in una forma simile a quella originale 94 quadri interamente e parzialmente più di 31, capitanati dai registi Dorota Kobiela & Hugh Welchman, guidati da attori ritratti a loro volta alla maniera dell’artista. Da Douglas Booth a Eleanor Tomlinson, da Helen McCrory (da “Harry Potter”) a Robert Gulaczyk, da Saoirse Ronan a Jerome Flynn (direttamente da “Game of Thrones” nel ruolo del Dottor Gachet, il dipinto che ha detenuto il record di quadro col prezzo più alto per 14 anni. Indimenticabile e straziante Vincent sulle note di “Starry, starry night”.
SILVIA DI PAOLA
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