Roma
9:57 pm, 25 Settembre 17 calendario

Amianto alla “Crispi” la scuola riapre

Di: Redazione Metronews
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ROMA C’è una buona notizia sulla situazione kafkiana che  si è creata nel plesso scolastico ex Crispi di Monteverde: l’istituto, chiuso ieri senza preavviso, facendo infuriare i genitori di circa 700 alunni, riaprirà questa mattina.
I rifiuti in amianto che giacevano in cortile per poi essere spostati la scorsa settimana sul tetto dell’edificio non rappresentano un pericolo secondo i rilievi fatti ieri dall’Asl Roma 3, ma la vicenda merita di essere riordinata per fare un po’ di chiarezza.
Con la riapertura della scuola gli alunni si erano ritrovati in cortile i cassoni in amianto rimossi dal tetto, smontati e sigillati. Il Municipio XII, pur assicurando che non c’erano rischi, vietava con una circolare l’uso dell’area, costringendo gli scolari a stare nelle classi. I genitori si mobilitavano per avere chiarimenti e per ottenere la rimozione definitiva dei rifiuti. Nel frattempo il Municipio XII imputava la mancata rimozione definitiva alla Regione, colpevole di non aver finanziato il proseguio dei lavori. L’assessora del Lazio al Bilancio, Alessandra Sartore in realtà attendeva che dal Municipio arrivassero i documenti per ottenere i fondi, stanziati dal 2015 e di fatto disponibili.  Il 20 settembre, dopo la denuncia di alcuni genitori l’Asl ha ordinato alla ditta che sta eseguendo i lavori alla Crispi di rimuovere l’amianto entro 5 giorni. Sabato gli operai non sono riusciti a entrare nella scuola: avevano un camion troppo largo, e hanno quindi sistemato con una gru l’amianto sul tetto, dove secondo logica e buon senso sarebbe dovuto rimanere in attesa della rimozione definitiva.
Solo domenica sera dal Municipio XII è stato deciso di effettuare un sopralluogo urgente, e si arriva così alla chiusura di ieri mattina. In serata c’è il responso dell’Asl Roma 3: il tetto può sopportare il peso dei rifiuti, che sono imballati a norma. Ma per ora restano sul solaio. L’Asl ha concesso 10 giorni di proroga alla ditta per portarseli via.
PAOLO CHIRIATTI

25 Settembre 2017
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