Milano/Sicurezza
7:13 pm, 19 Settembre 17 calendario

Quel palazzo ostaggio dei pusher

Di: Redazione Metronews
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MILANO Un palazzo ostaggio di spacciatori e borseggiatori. È lo stabile di viale Liguria 23, un moderno condominio stretto tra ciò che resta della ex scuola Giorgi appena abbattuta, il nuovo parco Segantini e l’area dell’ex Sieroterapico. E proprio da qui arrivano i problemi. O meglio, dalla vecchia palazzina dove soggiornava il custode del Sieroterapico. Una struttura – di proprietà di Città Metropolitana – che si era deciso di non abbattere, per poterla riconvertire. Peccato che la ex Provincia di soldi non ne abbia e quindi così è rimasta. Diroccata e occupata. 
«Fino ad un paio di anni fa, gli occupanti erano Rom che non davano particolare fastidio», racconta uno degli inquilini fresco reduce da un tentativo di scippo, «poi, dopo uno sgombero e la muratura degli accessi (a marzo 2017, ndr), in pochi giorni i mattoni sono stati rimossi e la palazzina è stata occupata da una comunità di giovani nord africani. Questi non solo utilizzano il parco Segantini come centrale di spaccio, ma da alcuni mesi organizzano vere e proprie spedizioni per borseggiare i frequentatori del parco o chi sta rientrando a casa, con il risultato di rendere l’area verde  infrequentabile, sia nelle ore buie che nelle ore di scarso traffico». Agli atti risultano anche numerosi raid estivi nei box condominiali con relativa scomparsa  di oggetti e biciclette. Inascoltate per ora le numerose segnalazioni fatte dai cittadini al commissariato di zona. 
La risposta del Comune
L’assessore comunale alla Sicurezza, Carmela Rozza, raggiunta da Metro, ha atto sapere che alla Polizia Locale – alla quale devono essere indirizzate le segnalazioni dei cittadini – non risulta alcuna notizia. Soprattutto, non risulta alcuna richiesta di intervento da Città Metropolitana, proprietaria dell’immobile. L’assessore ha assicurato che si attiverà per organizzare al più presto un sopralluogo con l’Unità Problemi del Territorio della Polizia Locale e per concertare con le altre forze dell’ordine gli interventi necessari. Da palazzo Marino fanno anche sapere che i fondi per il ripristino della villetta (da affidare poi alle associazioni che curano parco Segantini) potrebbero arrivare dagli oneri di urbanizzazione derivanti dai lavori di riqualificazione della vicina Cascina Argelati. Un progetto in capo alla Sgr Fabrica Immobiliare che dovrebbe chiudersi a breve.  ANDREA SPARACIARI

19 Settembre 2017
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