Libri/Alice Basso
6:00 pm, 12 Luglio 17 calendario

Frullato di amore e giallo al sapore di ghostwriter

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMANZI Alice Basso non è una ghostwriter ma da quando ha scritto libri che hanno come protagonista Vani Sarca, che questo fa di mestiere, la prima cosa che viene da chiederle è quella. Editor e redattrice – “a volte questi due mestieri sconfinano nel ghostwriting” – nel nuovo romanzo, “Non ditelo allo scrittore” (Garzanti, p. 340, euro 16,90) sempre a tinte gialle – deve scoprire un suo simile che si nasconde dietro uno dei più importanti romanzi della letteratura.
Quali sono i segnali per capire che un romanzo è stato scritto da un ghostwriter?
Avete mai preso in mano il libro di qualcuno e pensato una di queste frasi: “Ma veramente scrive così? A sentirlo parlare in tv non si direbbe mai!”, Sono segnali che dietro al libro potrebbe nascondersi, se non un ghostwriter, quantomeno un editor molto presente. E però nemmeno così bravo: perché un ghostwriter, quando è veramente bravo, non si fa riconoscere!
Nei suoi libri l’amore si mescola a thriller. Come ha creato questa alchimia?
Ho frullato tutti i generi letterari che piace leggere a me: il comico, il giallo, con un pizzico di young adults e una guarnizione sentimentale. Spero il risultato sia un cocktail fresco per questi mesi di afa…
A chi si è ispirata per scrivere i suoi romanzi?
Sono circondata da persone bizzarre e interessanti e in un sacco di casi non devo fare che prenderle di peso e ficcarne fra le pagine del libro di turno. Per Vani Sarca, conosco davvero qualcuno che ha quel caratteraccio! Per il tenebroso commissario Berganza e l’affascinante scrittore Riccardo Randi, mi spiace per le lettrici: non ho nominativi da divulgare!
Come si prepara alla scrittura e qual è il segreto per scrivere una storia che sia di successo?
Dirò una banalità devastante: è essenziale che chi scrive si diverta per primo. Se mentre scrivi ti poni la domanda “Ma io la leggerei volentieri, questa roba?” e ti rispondi, con sincerità, che ti stai annoiando da solo, è assurdo pretendere che altri ci trovino qualcosa di più. Ma se mentre sei in coda al semaforo non vedi l’ora di tornare a casa per scrivere la scena che stai visualizzando, è molto probabile che quella scena funzionerà.
ANTONELLA FIORI

12 Luglio 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA