Istat
8:13 am, 27 Aprile 17 calendario

Troppi gli anziani Troppo pochi i laureati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Popolazione italiana sempre più anziana e in continuo calo. È l’Istat a sottolineare che «la popolazione  residente attesa per l’Italia è stimata pari, secondo lo scenario  medio, a 58,6 milioni nel 2045 e a 53,7 milioni nel 2065. La perdita rispetto al 2016 (60,7 milioni) sarebbe di 2,1 milioni di residenti  nel 2025 e di 7 milioni nel 2065».
 L’età media della popolazione «passerà dagli attuali 44,7 a oltre 50 anni del 2065».  Inoltre, mentre al Sud il calo di popolazione «si  manifesterebbe lungo l’intero periodo, per il Centro-nord, superati i  primi trent’anni di previsione con un bilancio demografico positivo, un progressivo declino della popolazione si compierebbe soltanto dal  2045 in avanti.
L’età media della popolazione, sempre al 2065, dovrebbe passare da 44,7 anni a oltre 50, con la sopravvivenza prevista in aumento fino a una vita media di 86,1 anni per gli uomini e 90,2 anni per le donne (nel 2015 l’aspettativa era di 80,1 anni per i maschi e 84,6 per le femmine). Il picco di invecchiamento dovrebbe colpire l’Italia nel quinquennio 2045-50, quando i nati nel baby boom (1961-1975) passeranno dalla tarda età attiva a quella senile. Nel  2045-50  la quota di ultra65enni sfiorerà il 34%. Infine, secondo Eurostat,  l’Italia è penultima in Europa per la percentuale di laureati nella fascia di età fra i 30 e i 34 anni.  La media Ue del 2016 è pari al 39,1%, in netta crescita rispetto al 23,6% del 2002 quando si è cominciato a calcolare il dato, ma in Italia la quota di laureati trentenni è del 26,2%, superando solo la Romania (25,6%). Comunque negli ultimi 14 anni l’Italia ha raddoppiato la quota di laureati.
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27 Aprile 2017
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