TERREMOTO
9:00 am, 3 Aprile 17 calendario

Amatrice e Carpi obiettivo ricostruzione

Di: Redazione Metronews
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AMATRICE «Faremo qualcosa per voi». Lo ha assicurato Carlo, principe ed erede al trono di Inghilterra, visitando la “zona rossa” di Amatrice. Attraversando Corso Umberto I a piedi tra le macerie, Carlo è arrivato sino alla torre civica, simbolo del Comune reatino. Con il principe c’era il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio; mentre il sindaco Sergio Pirozzi si è fermato prima: «Dal 24 agosto non sono più entrato nella zona rossa perchè guardo al futuro – ha spiegato – ci tornerò quando il centro storico sarà ricostruito». Pirozzi ha sottolineato l’importanza dell’attenzione dei britannici nei confronti del territorio reatino e in particolare del mondo degli allevatori e agricolo. «Questo è il paese degli scarponi, non dei mocassini – ha proseguito Pirozzi – e credo che il principe lo abbia capito». Carlo ha visitato il centro operativo, il memoriale, le “casette” degli alloggi provvisori e le scuole. Si è soffermato con i bambini anche al centro polivalente di “Save the Children”. Il principe ha apprezzato molto l’area Food di Amatrice, dove ha degustato le specialità tipiche. Qui un simpatico siparietto con il capo della Protezione civile sulla ricetta della pasta all’amatriciana e la fondamentale differenza tra pecorino e parmigiano.
Francesco e l’esempio dell’Emilia
«Non lasciamoci imprigionare dalla tentazione di rimanere soli e sfiduciati a piangerci addosso: c’è chi si lascia chiudere nella tristezza e chi si apre alla speranza. C’è chi resta intrappolato nelle macerie della vita e chi, come voi, con l’aiuto di Dio solleva le macerie e ricostruisce con paziente speranza». Questo il messaggio che Papa Francesco a rivolto al popolo dell’Emilia Romagna radunato a Carpi, uno dei luoghi più colpiti dal terremoto del 2012. La Cattedrale di Carpi è stata ricostruita a tempo di record e inaugurata domenica scorsa. Alla messa ha partecipato anche il ministro Delrio. Dopo un pranzo a base di cappelletti al lambrusco cucinati in brodo, Francesco ha raggiunto il Duomo di Mirandola i cui lavori di restauro partiranno entro l’estate. «Le ferite del terremoto stanno guarendo, ma rimarranno tutta la vita le cicatrici – ha detto Francesco – e guardandole abbiate il coraggio di far crescere i vostri figli nel coraggio e spirito di speranza che avete avuto nel momento delle ferite. Il mio augurio è che non vengano mai meno la forza d’animo, la speranza e le doti di laboriosità che vi distinguono». Il Papa ha concluso ricordando l’importanza del recupero dei centri storici, «spazi indispensabili della vita sociale ed ecclesiale».
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3 Aprile 2017
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