Anna Bonaiuto al Gobetti fa rivivere Sarah Bernhardt

TORINO Una diva immortale del XIX secolo. Così è entrata nella storia dello spettacolo la parigina Sarah Bernhardt, celebre attrice teatrale e cinematografica vissuta tra il 1844 ed il 1923, soprannominata “la voce d’oro”. 
A riportarla in vita sul palcoscenico del Teatro Gobetti, da stasera al 12 febbraio, ci penserà “La Divina Sarah”, il testo tratto da “Memoir di Sarah Bernhardt”, scritto negli anni ‘70 dal drammaturgo statunitense, naturalizzato canadese John Murrel, che, nell’adattamento di Eric-Emmanuel Schmitt tradotto, per l’occasione, da Giacomo Bottino, vedrà protagonista, nei panni della grande attrice francese, Anna Bonaiuto affiancata da Gianluigi Fogacci nelle vesti del suo segretario-schiavo. Perché lo spettacolo, diretto da Marco Carniti, analizzerà proprio quel surreale rapporto sadomasochistico che intercorreva tra i due.
Una vera e propria sfida  mettere in scena Sarah Bernhardt, colei che s’impose per prima sulla scena mondiale in abiti maschili e che si mostrò sempre un’artista rivoluzionaria ed anticonformista, moderna come poche nella sua professione e nella sua vita.
Sul palco si assisterà al racconto di una Bernhardt al tramonto, alle prese con la stesura dei suoi ricordi al segretario Pitou, passando in rassegna alcuni momenti della sua straordinaria esistenza, dalle originali scelte professionali agli aneddoti e alle leggende che l’hanno circondata come l’aver posseduto una bara come letto e un coccodrillo come animale da compagnia al posto di un più tradizionale e tranquillo gatto o cane (Info: teatrostabiletorino.it).
ANTONIO GARBISA