Lo stadio della Roma ai tempi supplementari

ROMA L’avvio dei lavori per realizzare lo stadio della Roma a Tor di Valle potrebbe sforare anche la “zona Cesarini”. Oggi infatti Comune, Città Metropolitana, Regione, Governo e rappresentanti della società sportiva si incontreranno in conferenza dei servizi per esprimere il «parere finale» sull’opera. Parere che con ogni probabilità slitterà di altri 30 giorni.
La richiesta di proroga dovrebbe arrivare proprio dal Campidoglio: la giunta guidata da Virginia Raggi e la sua maggioranza sono infatti divise tra chi vorrebbe un ridimensionamento “soft” dell’opera, riducendo del 20% il milione di metri cubi previsto per lo stadio e per l’area commerciale e amministrativa che sorgerà nelle sue vicinanze e chi, come l’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, intende riportare i cantieri nei limiti previsti dal Piano regolatore per la zona di Tor Di valle.
Sono soprattutto i tre grattacieli firmati dall’archistar Daniel Libeskind a dividere i pentastellati. La richiesta di proroga è prevista per legge, ma dovra essere approvata dalla maggioranza delle parti convocate domani. Uno stallo che nella peggiore delle ipotesi potrebbe portare l’As Roma a ricorrere al Tar, con il conseguenete “commissariamento” dell’opera da parte del governo, che a quel punto realizzerebbe il progetto originale (con le cubature maggiori), approvato nel 2014.
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(Foto Stadiodellaroma.com)