RAPPORTO EURISPES
8:40 am, 27 Gennaio 17 calendario

Tornati da mamma Le storie di chi non ce l’ha fatta da solo

Di: Redazione Metronews
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ROMA Secondo il  Rapporto Italia 2017 dell’Eurispes,a causa della crisi economica, sono molti, più di uno su dieci,  gli italiani che hanno dovuto mettere in atto strategie di sopravvivenza come tornare a casa dai genitori o in quella dei suoceri. Non solo: il 32,6% del campione analizzato è dovuto ricorrere al sostegno economico della famiglia d’origine, mentre il 23% del campione analizzato ha dovuto affidare la cura dei figli ai nonni e alle nonne per poter evitare il costo della babysitter.
Un italiano su quattro si sente povero, mentre il 62% è convinto che le tasse non si siano abbassate nell’ultimo periodo, e il 13,8% è stato costretto dalle necessità economiche a tornare a vivere con i genitori. È la fotografia scattata dall’Eurispes nel Rapporto Italia 2017, che mette in luce come la crisi economica si faccia sentire in maniera ancora molto intensa sulle famiglie.
     La ripresa economica è  debole ma stabile, anche se la crisi fa sentire ancora i suoi effetti sulle famiglie: il 41,3% considera la propria situazione peggiorata, per il 14,1% molto e per il27,3% lievemente peggioramento. Per il 42,3%, invece, è rimasta sostanzialmente invariata. Il 38,1% degli italiani vede per quest’anno una prospettiva di stabilità  dell’economia, mentre il 36,4% si attende un peggioramento e il 13,8%è convinto che migliorerà.
   La metà delle famiglie italiane, il 48,3%, non riesce ad arrivare alla fine del mese con i propri redditi e per farcela il 44,9% è costretto a utilizzare i risparmi.  Questo l’idenkit di chi denuncia una condizione di povertà: single (27,1%) o monogenitore (26,8%) che vive al Sud (33,6%) ed è cassaintegrato (60%) o in cerca di nuova occupazione (58,8%). Solo una famiglia su quattro riesce a risparmiare. Le rate del mutuo per la casa sono un problema nel 28,5% dei casi, mentre per il 42,1% di chi è in affitto lo è pagare il canone.
Il separato
Luca ha 31 anni, una figlia di tre e fino a pochi mesi fa viveva a Viterbo con la sua ex  moglie Mara, di 24 anni. Si erano conosciuti in discoteca, dove lui lavorava come barman  e lei come ballerina. Una storia  che si è presto trasformata in una convivenza seguita da un matrimonio, per dare un nido alla bimba, arrivata a sorpresa ma accolta con molta gioia.  «Solo che nel tempo la gelosia di Mara mi ha sfiancato – racconta Luca, che ora è stato promosso a dj – la decisione di separarci è sembrata la più giusta a entrambi.  Solo che non credevo sarei dovuto tornare dai miei per sopravvivere. Tra gli alimenti per la bimba, l’affitto da pagare per la mia ex, le spese  professionali,  per me resta davvero poco. Oggi sono sereno, anche se mi manca  mia figlia e a volte è difficile convivere con i genitori».
L’indebitato
Alberto  vive in provincia di Roma: a 44 anni è tornato a vivere con l’anziana madre, dopo un burrascoso divorzio dalla ex moglie, da cui ha avuto una figlia Sofia, 14 anni. «Mi sono separato dopo aver scoperto che mia moglie aveva un’altra storia. È stato un brutto periodo, ma almeno con mia figlia ho un rapporto stupendo», anche se, ammette, «in realtà è mia madre, a 72 anni, che si occupa di lei quando è affidata con noi, tre giorni a settimana. E ora comincia a essere complicato gestirla». Alberto aveva una piccola azienda edile, che ha attraversato varie fasi. Alla fine, ha dovuto chiuderla e dopo aver pagato i debiti era rimasto ben poco per lui. La madre, con la sua bella casa grande, era una certezza. Ora lei vive al piano di sotto, e il figlio e la nipote, al secondo piano con mansarda.
Il pensionato
Walter ha 60 anni ed è un ferroviere in pensione, uno di quei fortunati che possono contare su un assegno ogni mese. Eppure non riuscirebbe ad arrivare a fine mese senza l’aiuto dell’anziano padre 84enne, che lo ha riaccolto da 10 anni. «Dopo anni di liti e incomprensione non ne potevo più e a 50 anni me ne sono andato di casa – racconta – Ho lasciato tre figli adolescenti, con cui oggi ho faticosamente riallacciato i rapporti. La mia ex moglie è arrabbatissima con me, perché non le pago gli alimenti. Ma si fa presto a fare i conti: do’ 500 euro ai miei tre figli. Mi restano 700 euro per tutto il resto. Mio padre prende 600 euro di pensione e per fortuna la casa è di sua proprietà. Siamo agricoltori e  ci sappiamo arrangiare, ma 1300 in due ci servono per vivere dignitosamente».
VALERIA BOBBI

27 Gennaio 2017
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