l'opinione Maurizio Guandalini
7:19 pm, 8 Dicembre 16 calendario

Il pacchetto di Natale

Di: Redazione Metronews
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Come andrà a finire? Governo di scopo, di responsabilità, istituzionale? In un «Paese vittima dell’odio, che gode nella distruzione», parola di Massimo Recalcati, il più autorevole psicoanalista italiano, queste telenovele piacciono, visto che i talk macinano ascolti. Ma il vero busillis sono i 608 deputati e senatori che devono raggiungere gli anni per la pensione: il termine fatidico è il 16 settembre 2017. Povera Patria.  E le riforme costituzionali? Dimenticate. Solo Grillo ha capito, in ritardo, avendola combattuta nei mesi precedenti, che l’Italicum è l’unica legge che potrebbe portare al Governo i suoi discepoli. Ca va sans dire, questi, i miseri risultati, della sgangherata coalizione del No, il cui compito era solo quello di buttarla in caciara e chiuderla lì facendo leva, in molti casi, sull’ignoranza dei cittadini. Ho sentito un No affermare: se avessi un salario avrei votato Sì. E’ il povero che vota il ricco perché gli ha promesso di risolvere i suoi problemi. Trump negli Stati Uniti. La Brexit ha avuto lo stesso svolgimento: durante la campagna elettorale quelli che volevano uscire dall’Europa hanno fatto promesse fantasmagoriche. Oggi chi era povero è ancora più povero. E il temuto crack dell’economia? Visti i precedenti, Trump e Brexit, dei sondaggi sbagliati, la finanza si è tutelata prima del risultato del referendum italiano alleggerendo a 360 gradi i portafogli, vendendo tutto quello che era possibile.
Le banche italiane concedono meno prestiti alle piccole e medie aziende, l’ossatura dell’economia nostrana
In Italia non investono più. Osservate le altalene dei titoli delle banche: lì ci sono problemoni irrisolti. Senza un governo che alzi il sedere alla svelta prevarrà il caos. Risultato immediato? Le banche italiane concedono meno prestiti alle piccole e medie aziende, l’ossatura dell’economia nostrana. Moody’s ha tagliato l’outlook dell’Italia.  Negativo. Pesano riforme lente e referendum, hanno scritto nel loro report. Lo spread si è attenuato  perché i tassi tedeschi sono aumentati per paura dell’inflazione, ma il rialzo odierno ci è costato due miliardi di euro di interessi. A Berlino parlano di troika in Italia e Bruxelles, attraverso i commissari, ha chiesto l’aggiustamento di bilancio. Prima del referendum avevamo scritto che, con la di vittoria dei No, l’Europa avrebbe bussato alla nostra porta, in modo gentile, chiedendo il pregresso con gli interessi.  Vero, la manovra è legge ma mancano 60 decreti attuativi per rendere esecutivi i provvedimenti. E potrebbero saltare dieci leggi, tra le più importanti, dal job act alla concorrenza. Firmato: Natalino Pacchetto.
MAURIZIO GUANDALINI
Economista e giornalista

8 Dicembre 2016
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