TERREMOTO
11:09 pm, 26 Ottobre 16 calendario

Scosse nelle Marche tanti danni e un ferito

Di: Redazione Metronews
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ROMA Decine di scosse di terremoto hanno colpito mercoledì sera la zona al confine tra Marche e Umbria. Le più forti sono state quelle delle 19.10 di magnitudo 5.4 e delle 21.18 di magnitudo 5.9, quest’ultima vicino Ussita (Macerata). I danni materiali, soprattutto ad antichi edifici storici e nelle frazioni, sono ingenti: si è sbriciolata la chiesa principale di Ussita e sono crollati la facciata e il tetto della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Norcia. Non si registrano al momento vittime e due anziani sono stati liberati dalle macerie.
In strada dopo la prima botta
La prima scossa, infatti, ha convinto molti ad uscire di casa e così sono stati colti in strada, relativamente al sicuro, dalla seconda più forte. Nel primo punto della situazione fatto dalla Protezione civile, il bilancio è di un solo ferito lieve. Molte persone, però, sono state colte da malore. La presenza in zone relativamente vicine dei mezzi già mobilitati per il terremoto di Amatrice ha consentito un soccorso tempestivo, nonostante il maltempo e il buio: sul posto sono entrate in azione 41 squadre dei vigili del fuoco. Molteplici i crolli, che hanno riguardato vecchi edifici a Visso, Ussita e Castelsantangelo. Qui si sono verificati anche parziali black-out elettrici. Si sono registrati danni anche nelle zone del sisma di agosto, ma i crolli hanno riguardato solo edifici già compresi nelle “zone rosse” di Amatrice, Accumoli e Arquata. Le due forti scosse di ieri sera sono state avvertite distintamente in tutto il centro Italia e in particolare a Perugia, L’Aquila e Roma, dove molti sono scesi in strada.
Ad Amatrice riapre tendopoli per sfollati
Sono oltre 80 le persone che nella zona di Amatrice hanno chiesto alla Protezione civile di riaprire alcuni campi d’accoglienza dopo le ultime forti scosse. La decisione riguarda i residenti tornati nelle case dichiarate agibili dopo il terremoto del 24 agosto. Il dipartimento di Protezione civile sta allestendo il Palazzetto dello Sport per accogliere i cittadini, e si appresta a riaprire i campi di Sommati e Amatrice (campo Lazio), che si uniscono a quello già aperto nella frazione di Saletta. «Sconsiglio di muoversi salvo in casi importanti», ha intanto detto il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, avvisando che la viabilità è tra i problemi più importanti, con blocchi sulla Salaria e su alcuni tratti ferroviari.
Molte scuole chiuse per sicurezza
Sindaci e presidenti delle Regioni sin dal primo minuto stanno lavorando per gestire le rispettive popolazioni. «Al momento – ha aggiunto Curcio – i nostri mezzi di soccorso sono arrivati dappertutto e si sta cercando di rendere agibili le aree. La situazione è molto complicata per via dell’orario notturno e dalle cattive condizioni meteo». In molte zone del centro Italia, da Perugia all’Aquila a Frosinone, le scuole resteranno chiuse.
“È in sequenza con quello di agosto”
«È già successo in passato che alcuni terremoti di energia importante, come quello dello scorso 24 agosto ad Amatrice, abbiano poi generato altri eventi sismici di forte magnitudo, a volte anche paragonabili a quello che ha iniziato la sequenza». Lo ricorda Warner Marzocchi, dirigente di ricerca presso l’Ingv. «È successo ad esempio nel 1976 in Friuli – spiega l’esperto – dove tre mesi dopo la prima scossa ce ne fu un’altra di magnitudo importante. O ancora, nel 1997 nelle Marche o in Emilia Romagna dove dopo il sisma del 20 maggio 2012 ci fu un altro evento il 29 maggio. Noi non siamo in grado di prevedere le magnitudo, ma sappiamo che durante una sequenza sismica ci possono essere forti terremoti». «Gli sciami sismici – concorda il geologo Mario Tozzi – possono durare mesi. Questa nuova scossa può essere una coda del terremoto o l’apertura di una faglia gemella».
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26 Ottobre 2016
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