Marte
9:41 pm, 19 Ottobre 16 calendario

La missione su Marte tiene l’Italia col fiato sospeso

Di: Redazione Metronews
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SPAZIO L’Europa e l’Italia sono arrivate fino a Marte, ma restano col fiato sospeso: per sapere se ci sia stato pieno successo bisogna aspettare. L’orbiter Tgo (Trace Gas Orbiter) ha dato segnali forti e chiari e quindi funziona bene, e questo è importante perché in realtà la maggior parte delle operazioni scientifiche della missione ExoMars è affidata alla sonda orbitante. In particolare essa deve raccogliere informazioni per realizzare una mappa in 3D della superficie del pianeta, e studiare le emanazioni di metano per avere maggiori elementi per valutarne l’origine. Mancano invece segnali chiari dal lander Schiaparelli (dal nome dell’astronomo lombardo che per primo osservò i canali del Pianeta Rosso). Con lo strumento destinato alla superficie di Marte sono stati persi i contatti durante l’ultimo dei “sei minuti terribili” della discesa verso il Pianeta Rosso. Un’impresa difficile (finora più delle metà delle missioni su Marte sono fallite) considerando che in appena sei minuti il lander doveva affrontare una brusca decelerazione fino a fermarsi grazie a freni e paracaduti. Sembra che Schiaparelli abbia preso le angolazioni giuste, ma mancano i dati dell’ultimo minuto e non si sono ricevuti segnali. «È come lanciare un sasso da Terra – ha detto Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana – e riuscire dopo un viaggio di milioni di chilometri a colpire il punto esatto con la giusta inclinazione». Era messo in conto che il segnale si potesse perdere e questo non vuol dire automaticamente che ci sia un problema serio – spiegano gli esperti dell’Esa – ma certo non è del tutto incoraggiante.  Decisiva la nottata: decodificati e analizzati tutti i dati per avere il responso definitivo. La missione russo-europea a guida italiana ExoMars 2016 è partita sette mesi fa ed ha rispettato tutti i parametri critici. Nonostante la forte apprensione per l’esito del lander i responsabili italiani hanno comunque espresso soddisfazione per «l’eccezionale bravura della filiera industriale spaziale italiana», come ha detto Battiston. Anche il premier Renzi ha parlato più volte della missione spaziale,  ammettendo la trepidazione, ma sottolineando l’orgoglio per la leadership italiana.
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19 Ottobre 2016
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