Emergenza migranti Raggi: “Il Comune è solo”

ROMA Mentre l’assemblea capitolina discuteva su come affrontare il tema dei migranti e dei richiedenti asilo, fuori dall’Aula Giulio Cesare volontari ed ex ospiti del centro Baobab erano lì a testimoniare il fallimento del progetto di inclusione, finito con il recente sgombero della tendopoli di via Cupa, dopo la chiusura della struttura lo scorso dicembre.
In consiglio Comunale la sindaca Raggi ha detto: «Il Campidoglio da solo non ha i poteri per gestire questo fenomeno, c’è la necessità di un intervento che coinvolge più istituzioni. Quando ho chiesto perchè la questione fosse così complessa, con una battuta mi hanno detto: “È complesso oggi, prima bastava chiamare Buzzi e i posti si trovavano”».
L’attuale assessore alle Politiche Sociali Laura Baldassare in aula ha ragionato: «Ciascuno deve fare la sua parte e questa è la strada che abbiamo già intrapreso con tutti i soggetti interessati, a partire dalla prefettura. Ma per la gestione dei migranti occorre una risposta strutturale. Come giunta Raggi ci siamo occupati fin dalle prime ore della situazione dei migranti transitanti, che intendono cioè andar via dall’Italia. Vi dico subito che dal punto di vista giuridico abbiamo dei problemi su chi debba essere competente a occuparsi di questi migranti».
A fine giornata la giunta ha accolto alcuni punti degli ordini del giorno presentati da Pd e Sinistra per Roma: la creazione di un punto accoglienza e informazione per transitanti dentro Tiburtina o altra stazione; l’individuazione immediata di strutture per l’accoglienza; ridistribuire l’ospitalità su tutto il territorio. E ancora: la necessità di attivarsi per individuare sedi in grado di accogliere i migranti; avviare un tavolo tecnico con Governo, Regione e le altre istituzioni; mettere in campo ogni utile iniziativa per un’accoglienza diffusa mirando al coinvolgimento dei migranti in attività socialmente utili; promuovere iniziative per l’inserimento dei minori non accompagnati favorendo forme di accoglienza e sostegno, in particolare con l’affidamento familiare.
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