L'addio al re dei supermercati
9:53 pm, 5 Ottobre 16 calendario

Caprotti lascia Esselunga alla seconda moglie e alla figlia

Di: Redazione Metronews
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MILANO Bernardo Caprotti, morto venerdì scorso all’età di 90 anni,  ha lasciato la maggioranza di Esselunga alla moglie, Giuliana Albera, e alla loro figlia, Marina. Il testamento del fondatore della catena di supermercati, che ha chiuso il 2015 con un fatturato superiore ai 7,3 miliardi di euro, è stato aperto nello studio del notaio Carlo Marchetti, a Milano, e ha decretato l’assegnazione della quota del 25% di cui poteva disporre Caprotti a Giuliana e Marina, che insieme arrivano così a detenere il 70% della società.
Una decisione che era nelle attese e che garantirà la stabilità e la continuità del gruppo, evitando possibili querelle tra gli eredi. Ai figli del primo matrimonio, Violetta e Giuseppe, è spettato per la legge di successione il 15% a testa della holding Supermarkets Italiani che controlla Esselunga. In più, secondo quanto si è appreso, a ciascuno di loro è andato anche il 22,5% de La Villata Spa, la società che gestisce il patrimonio immobiliare di Esselunga. 
Il cda della holding che controlla Esselunga ha nel contempo nominato Piergaetano Marchetti presidente della società, cooptandolo in sostituzione di Caprotti. D’altra parte, si è deciso di «non dar corso, allo stato, ad operazioni relative alla controllata Esselunga». In sostanza, le procedure per la valorizzazione della catena di supermercati sono sospese: la società, circa un mese fa, aveva affidato a Citigroup il compito di valutare le offerte arrivate da alcuni fondi per rilevare il gruppo.
Nel suo testamento, Caprotti non ha dimenticato i collaboratori di una vita. Il 50% dei suoi risparmi personali, infatti, è andato a Germana Chiodi, la storica segretaria. L’altra metà dei suoi risparmi personali sarà suddivisa tra i cinque nipoti.
Quella di Esselunga è una storia di successo cominciata quasi 60 anni fa, nel 1957, quando a Milano viene inaugurato il primo supermercato in viale Regina Giovanna a Milano. A oggi, conta circa 22mila dipendenti e 152 Superstore e Supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio.
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5 Ottobre 2016
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