Ilva
11:17 am, 4 Ottobre 16 calendario

Ilva, ecco la prova che uccide Taranto

Di: Redazione Metronews
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Taranto . Nero su bianco. C’è una relazione causa effetto tra le emissioni industriali e le malattie respiratorie dei bambini di Taranto. E con l’aumento di mortalità per tumore tra i cittadini. In particolare dei quartieri Tamburi e Paolo Vi dove i fumi dell’acciaieria Ilva arrivano più diretti, e più pericolosi. Una situazione già nota ma adesso è scritto in uno studio dettagliatissimo realizzato dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia e presentato ieri.
Numeri che fanno paura: tra i bambini di età compresa tra 0-14  anni residenti a Taranto, «si sono osservati eccessi importanti  per le patologie respiratorie: in particolare tra i bambini  residenti al quartiere Tamburi si osserva un eccesso di ricoveri  pari al 24%” una percentuale che sale al 26% tra i bambini  residenti al quartiere Paolo VI». Allo studio ha partecipato anche di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio, della Asl di Taranto, di Arpa Puglia e di  Ares Puglia. Tutte le autorità sanitarie locali, a tutti i livelli, per affermare una verità che era già acclarata per gli ambientalisti e le centinaia di genitori che affollano il reparto pediatrico oncologico cittadino.
Il gruppo di persone oggetto dello studio è costituito dalle 321.356 persone residenti tra il 1 gennaio 1998 ed il 31 dicembre 2010 nei  comuni di Taranto, Massafra e Statte. Tutti i soggetti sono stati seguiti fino al 31 dicembre 2014, ovvero fino alla data di  morte o di emigrazione. A ogni individuo, sulla base dell’indirizzo di residenza, sono stati attribuiti gli indicatori della esposizione alla fonte di inquinamento presente nell’area utilizzando i risultati di modelli di dispersione in atmosfera degli inquinanti scelti  come traccianti (Pm10 ed So2, ovvero polveri sottili e anidride solforosa). Entrambi gli inquinanti, tra i cittadini più esposti  sono  responsabili di nuovi casi di tumore al polmone: +29% causato  dalle polveri e +42% dalla anidride solforosa. Lo studio, inoltre, ha evidenziato che l’esposizione alle  polveri industriali è responsabile del 4% in più di mortalità.  In particolare, l’aumento di mortalità per tumore polmonare è del 5%, mentre la percentuale sale al 10% per infarto del  miocardio. Quanto alla mortalità per effetto della anidride  solforosa, questa registra un aumento del 9%: in particolare  +17% per tumore polmonare, +29% per infarto del miocardio. 
Alla conferenza di presentazione uno scatenato presidente di Regione Michele Emiliano che ha ventilato l’ipotesi (non ancora tradotta in atto) di voler impugnare l’ultimo decreto Salva Ilva del governo che consente, tra l’altro, agli acquirenti dell’impianto, di procrastinare la scadenza del piano ambientale a propria discrezione. Per Emiliano la «Regione potrebbe chiedere la revisione dell’autorizzazione integrata ambientale all’Ilva. Abbiamo titolo per farlo. Già da qualche giorno ho dato indicazione all’Avvocatura regionale di istruire la richiesta. Se l’Aia venisse revocata in base ai dati diffusi ancora una volta la fabbrica non potrebbe proseguire l’attività». 
STEFANIA DIVERTITO

4 Ottobre 2016
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