ATC TORINO
10:39 pm, 25 Settembre 16 calendario

Portiere “sociale” negli alloggi Atc

Di: Redazione Metronews
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TORINO  Arriva in città il “portinaio sociale”, un progetto pilota e sperimentale voluto da Atc, l’ente che si occupa dell’edilizia del Comune di Torino.
L’esperimento parte in zona Vanchiglia, dove nel complesso Ex Italgas sarà presente in portineria un aiuto per bambini e anziani, impegnato anche per favorire la socializzazione tra gli abitanti. L’appartamento è già pronto, e i portinai saranno due. L’iniziativa è affidata alla cooperativa Zenith, che a Torino lavora nel campo sociale con pazienti psichiatrici, disabili, comunità alloggio e mamme in difficoltà, ed è stata scelta con un bando pubblico.
«Abbiamo deciso di attivare in via sperimentale questo progetto – spiega il presidente Atc, Marcello Mazzù –per rispondere alla richiesta del Comitato Inquilini dello stabile, dove in passato era già attiva una portineria. Ma come “padroni di casa sociali” l’esperimento ci interessa molto e potremmo pensare di esportarlo in altri quartieri. Con le coabitazioni solidali e altre iniziative in collaborazione con le associazioni del terzo settore cerchiamo di mettere a disposizione nuovi servizi, complementari alla casa, di cui i nostri inquilini possano beneficiare». L’idea è quella di mettere a disposizione degli abitanti un servizio che venga incontro alle esigenze dei più fragili, affiancando alle normali mansioni di portineria di condominio un aiuto concreto per chi si trova in difficoltà, favorendo i rapporti di buon vicinato, l’integrazione, il rispetto delle regole.
I portinai sociali lo faranno attraverso una serie di iniziative, come spiega la presidente di Zenith, Maria Piera Mondo: «Abbiamo pensato di attivare gruppi di acquisto solidali, così gli anziani potranno avere prodotti genuini a buon prezzo anche a domicilio. La portineria avrà una postazione internet, dove potremo aiutare chi è in difficoltà con le nuove tecnologie a usare i servizi on-line oppure dare una mano a chi cerca lavoro e vuole preparare un curriculum. E per i piccoli lavoretti di manutenzione abbiamo pensato di attivare dei voucher, in modo che anche chi vive nello stabile e magari è disoccupato possa occuparsene, in cambio di un rimborso spese».
REBECCA ANVERSA

25 Settembre 2016
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